E' che poi..


E' che poi ripensi un pò a come è andata la tua vita, che in realtà non ti è mai mancato nulla ma che, anzi, tutto quello che hai desiderato ardentemente sei riuscita ad ottenerlo, sempre.


E allora, pensi, che cosa c'è che non va? Perchè a 30 anni sei ancora così indecisa, così spaventata, così insicura, così dannatamente fifona di vivere la vita?


Poi ripensi a quel primo amore, quello che non scordi mai, e ricordi che ci hai messo sei maledettissimi anni per "passare oltre", sei anni di stalking nei suoi confronti (fortunatamente il reato ancora non esisteva), sei anni di idealizzazione di una persona che alla fine altro non era che un ragazzo come tanti.


Sei anni nei quali, tutte le persone che hanno provato ad avvicinarmi, hanno ricevuto in cambio solo terra bruciata, come L., conosciuto all'università, che per lui sono stata la prima volta, doveva essere un amore ricco di sentimenti, mentre altro non era che uno scaccia pensieri.


E poi D. che è caduto "a cavallo" di questi sei anni, sono riuscita a togliere il primo amore della mia vita dalla testa, ma evidentemente non ha bastato, mi ha inaridito talmente tanto che, nonostante l'impegno di una vita insieme, non ci ho messo poi troppo a passargli sopra con uno schiacciasassi, forte della mia forza di spirito ritrovata.


Poi G. altro grande amore della mia vita, la prima convivenza, il progetto insieme, l'odore e la sensazione di una vita di coppia, di una famiglia,  poi i primi problemi, le prime depressioni, i modi di reagire sbagliati, il risentimento che cresceva, la mia paura di superare i problemi insieme e la rottura.
Mi sono leccata le ferite a lungo, provando anche altre storie ma non avrei dovuto farlo perchè non ero pronta e non ho fatto altro che seminare ancora aridità, fino a che non ho conosciuto L.
Ero convinta di poter spaccare il mondo, tante cose e interessi in comune, sembravamo due metà della stessa mela ma da subito le prime paranoie, evidentemente devo avere qualche blocco psicologico latente, probabilmente sempre a causa della prima storia finita male o della mia infanzia oppure sono scuse che mi racconto per fuggire dal fatto che non riesco a prendere sul serio le cose e quando sono lì per farlo fuggo  e mi arrendo.
E' andata così anche questo giro ed ora sono qua a chiedermi semmai riuscirò a lasciarmi andare e ad essere felice senza pormi troppi paletti, troppe paranoie e troppe paure.
Inutile dire che le sedute dalla psico non sembrano funzionare, oppure si per il fatto che io sia più consapevole.. so solo che vorrei avere la bacchetta magica per sistemare un pò di cose nel passato remoto e poi nel presente..

Commenti

  1. Sai cosa...adesso abbiamo tutto. Il meglio. I-phone, robot che puliscono da soli, cinema con posti prenotati anche da Internet, possibilità di fare vacanze super, last minute, ecc ecc...probabilmente cerchiamo la perfezione anche negli altri. Non siamo mai contenti. Ma l'uomo come lo desideriamo noi, come ci piacerebbe viverlo noi non ci sarà mai, a parte il primo amore che non si scorda mai perchè l'abbiamo idealizzato ai massimi livelli."Qualcuno" una volta mi ha scritto: "Ama e apprezza ciò che hai anzichè cercare ciò che non hai".
    Vabbè...forse non sono stata molto chiara ma mi sento un pò fuori dal mondo, mancano 5 giorni e sono un pò confusa!
    Un abbraccio
    Giulia-Sorella

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  2. Grazie Sorella,
    nonostante il fatidico giorno sta per arrivare, hai avuto tempo di darmi un pò di conforto.. Grazie mille, spero di riprendermi al più presto e di riuscire a trovare (o ritrovare) la mia strada.
    Un abbraccione e in bocca al lupo!

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