Diario di viaggio crociera sul mediterraneo

Alla fine ce l'abbiamo fatta, siamo partiti e siamo pure ritornati.
Ci siamo un po' dati all'avventura perché due bimbe non possono impedirti di vivere la vita e così stiamo provando a fare le esperienze che ci va di fare tenendo conto che abbiamo due frugole con noi.
Già la prenotazione ci è piaciuta un sacco, essendo una big family ci hanno dato due stanze comunicanti.
14 giugno
Il terminal delle crociere di Venezia è una roba spaventosamente organizzata e il parcheggio non custodito e sticazzi, costa 95 euro per 8 giorni però è proprio lì, quasi sopra la nave.
Con il fatto che avevamo un vistoso passeggino gemellare abbiamo ottenuto il priority boarding e così niente fila chilometrica e via andare. Abbiamo dovuto imbarcare una valigia di cibo (omogeneizzati e pappe) per loro, solo perché ero terrorizzata che non mangiassero niente, ma l'abbiamo dovuta far dichiarare dall'agenzia viaggio. Insomma siamo saliti sulla nave intorno a mezzogiorno comunicandoci che le stanze sarebbero state pronte per le 14. Dopo un po' di spaesamento abbiamo testato i bagni con risucchio e via subito al buffet.
Mai mangiato così buono! E le bimbe volevano tutto e quindi pasta pizza hamburger e niente pappa loro. Poi siamo arrivati in camera e Sofia si è addormentata. Siamo partiti passando davanti Piazza San Marco, spettacolo unico. Una volta in mare ci siamo studiati la camera, abbiamo bestemmiato per avere due lettini e la porta delle camere comunicanti ma ancora non ci rendevamo conto del lavoro e dell'organizzazione paurosa che c'è su queste crociere.
15 giugno
Arrivo a Bari, visita fai da te visto che c'eravamo stati i primi di maggio. Ci siamo visti la Bari vecchia e un po' di negozi (guardare ma non toccare) della Bari nuova. Poi subito in barca a studiare i ristoranti e le varie zone in comune.
La sera al ristorante sembrava di essere in un cinque stelle senza parlare poi dell'efficienza dei camerieri e dei cuochi, semplicemente spaventosi.
16 giugno
Arrivo a Katakolon. Grazie agli studi fatti da casa di "a papà" abbiamo fatto, anche in questo caso, i turisti fai da te. Avevamo letto che c'era ben poco da visitare di quel paese, era solo la port di accesso per Olimpia, ma essendo due ignorantoni ai quali gli scavi poco ci importano, ci siamo gustati questa splendida cittadina di pescatori e ci siamo fatti un giretto col trenino. Paesaggi stupendi, case piene di fiori e di colori, persone che salutano ovunque.
17 giugno
Arrivo a Izmir. Mi avevano messo in guardia sulla Turchia, in particolare sul fatto di scendere a terra con le bimbe. Nulla di più falso, i turchi sono squisiti e non sono mancati sorrisi e smorfiette alle bimbe. Anche qui turisti fai da te facendo tutta la passeggiata sul lungomare fino ad arrivare ad un fitto mercatino dove abbiamo incontrato un signore di Cervia che viveva là da 60 anni ma che avrebbe voluto tornare in Italia.
Non abbiamo comprato nulla ma conveniva comprare tutto.. 3 lire turche equivalevano a 1 euro e alcuni vestiti costavano 5 lire.
18 giugno
Giornata intera di navigazione, finalmente un po' di relax perché comunque le visite comportavano un'alzataccia e dei ritmi piuttosto serrati in quanto, in media, si poteva stare giù dalla barca dalle sei alle otto ore. Abbiamo trovato persino il miniclub che ci ha tenuto le bimbe per un'ora e ci siamo goduti un po' di sole e piscina
19 giugno
Arrivo a Instanbul Super caotica ma super rispettosa del turista, ancora fai da te per noi ma abbiamo avuto un attimo di smarrimento per poi riprenderci subito. Abbiamo visitato la basilica cisterna a 20 lire turche a testa e devo ammettere che a me ha fatto un'impressione stupenda, poi siamo stati alla moschea Santa Sofia, poi a quella blu (che è tremila volte più bella e suggestiva ma soprattutto gratis) e siamo passati nei giardini del palazzo topkapi (troppo poco tempo per visitare anche quello, ci sarebbero volute due ore). Infine giro al gran bazar un mega mercato con negozi su negozi con borse contraffatte super belle, volte caratteristiche e persone sempre gentili. Ma per noi, dopo un po', la calca è diventata pesante e siamo tornati verso casa cercando disperatamente il ponte Galata.
20 giugno
Arrivo a Dubrovnik. Avevo già girato la Croazia per due anni, visitando posti non turistici e non visitabili se non attraverso un'imbarcazione e mi aveva colpito sempre, ma Dubrovnik è una cosa troppo bella da raccontare, gli scorci, il mare blu, la strada degli artisti, il profumo di pesce.. spettacolare.
21 giugno
Arrivo a Venezia. Da bravi caproni non l'abbiamo visitata ma la stanchezza era tanta e poi godersi il panorama di tutta venezia dal 13 esimo piano della barca non ha prezzo, vale già tutto.

Ovviamente abbiamo fatto anche tanti bagni in piscina con le bimbe, tanti giri sulla nave. Un consiglio per chi fosse interessato a questo tipo di vacanza: è un freddo cane sulla nave, l'aria condizionata è impostata su "pinguini del polo nord", poi in camera puoi regolare tu la temperatura ma appena esci dalle camere ti becchi un coccolone, infatti tutt'ora sto combattendo con la cervicale.
Richiedono di vestirsi da gran gala, ma in realtà tutti han sempre fatto un po' come gli pare.
Viaggiare con due bimbe piccole non è stato semplice, alle volte è stato un vero e proprio lavoro, ma eravamo organizzatissimi e sincronizzati, ma se uno deve pagare dei gran soldi per viaggiare così, allora il mio consiglio è niente bimbi piccoli al seguito.
La cosa che mi ha fatto più schifo in assoluto è lo spreco di cibo, la superficialità con cui la gente racattava cibo nei propri piatti per poi darci un morso e lasciare tutto là. Io sono riuscita a mangiare molto poco: avevo il magone e infatti ho pure perso un kg.
Ci rifacevano le camere pure due volte al giorno.. ma lo sfarzo e lo spreco non fanno per me.
Però ho fatto una gran scoperta: "a papà" è stato eccezionale, una spalla fidata e, anche se c'era da fare parecchio, non mi ha pesato né fisicamente né mentalmente.

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