Natale a raffica

(legenda: contatore = giorni che mancano al Natale, data = data odierna)
-2 nel caso qualcuno non lo avesse ancora capito.



A casa nostra è limpido! Ogni giorno parte così:
"Mamma ma quando possiamo aprire i regali?"
"A Natale"
"Quanto manca a Natale?"
"- contatore"
"Ma è difficile aspettare mamma"

poi al ritorno dell'asilo si prosegue:
"possiamo aprire il calendario mamma?"
"si"
"che numero è oggi?"
"data"
"ah, e quanto manca per aprire la testa di sky?"
"contatore"
(premessa: il nostro calendario è dei Paw Patrol, il papà ha detto loro che quando apriranno la casellina sulla testa di Sky vorrà dire che il giorno seguente è Natale).

Infine la sera:
"se vado a dormire, domani che numero siamo?"
"data"
"e quanto manca al Natale mamma?"
"contatore"

Questa tiritela si ripete da circa due settimane, non ne posso più anche se l'entusiasmo che sento nelle loro parole e nella loro voce, mi commuove.
Parlando invece di altro, sto cercando di fare training autogeno per ottenere una pazienza infinita, che finché sei al 100% attenta sui loro giochi, allora le cose vanno bene, ma se fai per rilassarti un attimo o per fare qualcosa di utile, la buttano subito in tragedia.
Anche le maestre mi hanno confermato che hanno costantemente bisogno di attenzioni, più degli altri bimbi ed è strano perché, mentre gli altri bimbi prendono e giocano (o soli o in compagnia), loro hanno bisogno sempre di una conferma da parte degli adulti che gli stanno intorno.
E insomma niente.. dal 27 al 30 e dal 2 al 5 le vedo delle giornate veramente pesanti. Inutile dire che il moroso lavorerà tutto il tempo, vero?
Ho già opzionato mia zia per un pomeriggio della prossima settimana: santa donna!

Commenti