4° anniversario

Due giorni fa è stato il quarto anniversario della morte di Marco, quando si avvicina c'è sempre un alone di tristezza nell'aria e, almeno per me, tornano in mente gli ultimi istanti, l'ultima settimana che abbiamo vissuto insieme.
E ogni volta cerco di capire se sarebbe potuta essere un'azione evitabile e non riesco a trovarci un appiglio.. Facebook mi ha ricordato che appena una settimana prima eravamo tutti insieme a Fiabilandia, sul bruco mela, che ricordo averlo fatto almeno una decina di volte e tutte le volte che passavamo sotto lo stregone prendevamo paura e urlavamo (più di gioia che di terrore).
La vita non è facile, non è mai facile, poi non so se è per tutti ma quando cambia l'ora, quando viene il freddo, ci si incupisce un pochetto anche dentro e forse se ci sono dei problemi vengono amplificati.

E tutti gli anni provo a mettermi in discussione perché sicuramente le vicissitudini di coppia, soprattutto con figli piccoli, con un lavoro che occupa gran parte della giornata e con le normali faccende di casa, non aiutano un animo già messo a dura prova dalla depressione e così ripercorro le giornate, sforzandomi di non pensare al fatto che forse bastava un abbraccio o un conforto per evitare la scintilla.

O forse no?

Credo che tutta la famiglia si ponga sempre gli stessi quesiti, tutti gli anni, tutti scavando nelle proprie anime, sul momento si cercava un colpevole, ma non ve ne sono se non la malattia e il logorio della vita quotidiana.

Quest'anno mi ha fatto piacere rivedere la chiesa nuovamente piena di quelli che considerava "amici", erano lì per lui, mancava Luca ma figuriamoci ha voltato le spalle a Veronica nel momento più brutto della sua breve vita, non ci si aspettava altro.
E' tutto il resto che mi lascia sempre basita, i soliti personaggi paraculo che manco guardano in faccia: li ho ancora salvati tutti i messaggi del cazzo che ho dovuto subire da quelle persone nei giorni successivi al fatto che, al contrario di molti di noi, non si sono mai sentiti in dovere di mettersi in discussione: la verità era soltanto la loro, dito puntato, caccia al colpevole e spara.

E' proprio vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno.
 

Commenti

  1. che brutta situazione devi aver vissuto, non immagino come una persona possa accusarne un'altra di una cosa simile, ma con che diritto poi? Che io dico se anche ti passa per il cervello, abbi il buonsenso di pensare prima di esporla.
    Non credo avresti potuto far qualcosa sai, in momenti simili ci si salva da soli. Da soli ci si dice che non vale la pena compiere un gesto simile, da soli si trova la motivazione di resistere.
    Un abbraccio

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    1. Come mi sento ripetere spesso è in questi momenti che vedi quanto vale una persona, posso solo dirti che di tutte le persone che frequentavamo come amici non è rimasto più nessuno, i rapporti con alcuni sono ciao come stai, con altri preferisco proprio non vederli che mi parte l'orticaria. Altri ancora attendono che le bimbe siano dai nonni per fare "i benefattori" coi loro regali e la loro vicinanza, fatti di tutto punto per apparire. Casa mia è sempre aperta ma evidentemente sarebbe poco appariscente venire a trovarci a casa.

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  2. Non ho esperienze a riguardo, ma credo anche io che la forza si può trovare solo da soli. Non credo ci sia niente che tu avresti potuto fare...
    Un abbraccio

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    1. Ho sempre cercato di non prendere colpe perché poi si fatica ad andare avanti, ma mi interrogo spesso e volentieri. La risposta è sempre la stessa e cioè se non sono bastate due bimbe piene d'amore per suo padre per tenerlo tra noi, io non avrei avuto nessuna voce in capitolo.

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    2. Sì, appunto, se nemmeno il pensiero di due figlie è bastato, null'altro sarebbe bastato. I figli sono un'altra cosa rispetto a tutto, anche se si ama il proprio partner... ma i figli sono proprio un'altra cosa.

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  3. Senza sapere se sia stato un gesto impulsivo o premeditato, non si può puntare il mirino da nessuna parte... e capisco che queste domande si riproporranno sempre.
    Beh, li vedi i leoni da tastiera sul web? Ovvio che agiscano anche nella realtà! Salva e conserva tutto, che non si sa mai.

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    1. Per come è stata descritta la dinamica dai carabinieri è stato premeditato. La depressione lo logorava da due anni, ma non sembrava assolutamente possibile arrivasse a questo punto.. la settimana prima, come dicevo, eravamo a Fiabilandia sul bruco mela, 4 giorni prima eravamo io e lui al ristorante.. non so che dire.

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