Se sei mamma, non hai tempo per uscire

Questa è la massima che mi sono sentita raccontare poco tempo fa da un'amica.
Andiamo con ordine.
Quest'amica ha una figlia che ha compiuto da poco due anni e, un giorno in mezzo alla settimana, di ritorno dal lavoro, sono passata a portarle un pensiero e a farle gli auguri, approfittando per fare due chiacchiere.
Il tempo a mia disposizione, ringraziando la baby sitter, era di mezzora.
Si è finiti a parlare che, diventando mamme, non si possono fare più molte cose che una volta si davano per scontate: la doccia o la cacca in santa pace, per esempio!
Lei fa la maestra, lavora dalle 4 alle 6 ore al giorno, in base ai rientri, ha deciso di non mandare la bimba al nido e quindi ci pensa sua mamma a tenere la bimba lo stretto tempo necessario, mentre, solitamente il sabato sera, la tiene la suocera per permettere a lei e suo marito di "divertirsi".
Dice che non vede l'ora che la bimba inizi l'asilo, in questo modo riuscirebbe a scaricare l'impegno di sua mamma al mattino, per poterle affidare la figlia, ogni tanto, la sera, in maniera tale da potersi permettere un aperitivo o una cena con amiche e colleghe.
Le ho detto chiaramente che non capivo la situazione.
Le ho spiegato che pure mia suocera mi tiene le bimbe una sera a settimana per potermi svagare con Marco, ma nel contempo, se ho voglia di fare un ape o una cena coi colleghi, lascio le bimbe a lui.
Lei mi ha spiazzato, mi ha detto che non crede sia in grado di occuparsi di sua figlia, teme che la trascuri, la lasci piangere; in altre parole credo che non si fidi.
Lui non lo conosco troppo bene, diciamo che ci frequentiamo da quando si sono sposati (al tempo non avevo le pupe) e abbiamo fatto un po' di uscite insieme. Non mi sembra un disgraziato o una persona che non si cura di chi gli sta intorno, anzi mi sembra pure un papà premuroso.
Poi mi ha detto che per me è diverso perché è proprio Marco che è un papà diverso.
Sarà che pure io ho sempre avuto un papà molto premuroso nei miei confronti, sarà che sono per la parità dei sessi e che se è vero che io sono mamma, è pur vero che lui è un papà e che quindi responsabilità, diritti e doveri, sono gli stessi.
Le ho detto che nel mio caso non ho avuto tempo di farmi troppe paranoie, con due bambine avevo bisogno di aiuto e, semplicemente, ci siamo responsabilizzati a vicenda.
Ha imparato ad avere a che fare coi pannolini, ha imparato ad avere a che fare con le pappe, ha imparato ad avere a che fare coi capricci, ha imparato ad occuparsi di loro anche senza il mio aiuto.
Poi magari ci sono quelle due cose che... proprio no! I lavaggi nasali, per esempio, o cucinare per loro qualcosa di diverso dalla pasta in bianco o la ciccia alla griglia, ma sono certa che, nel momento del bisogno, ne sarebbe perfettamente in grado.
Ha imparato a farle addormentare ed è persino più bravo e paziente di me, legge loro i libri, disegna con loro, interagisce con loro e si inventa tantissimi giochi.
Forse il punto cruciale è iniziare a fidarsi, o comunque buttarsi, non sono mai stata con l'occhio puntato addosso per vedere dove, come e se avesse sbagliato; semplicemente sbagliamo tutti.
Perciò le ho spiegato che se non esce, non è perché non ha nessuno per lasciare la figlia, ma perché non si fida di chi le sta a fianco, che non è bello, visto che dal momento che si decide di aver figli, non può essere che non ci si fidi l'uno dell'altro.
Le ho fatto anche presente che, nonostante tutto, è fortunata. Il pomeriggio, rientro permettendo, non lavora e può comunque uscire con figlia "a carico" e farsi un giro per negozi, chiaramente tutto rapportato ai tempi della figlia, che non sono gli stessi di quando si andava a far shopping da single; ma che almeno un giro per il centro, una bevuta, una chiacchiera, un acquisto, lo può fare; nel mio caso, lavorando fino le 18 e non vedendole tutto questo tempo, non posso perdere ulteriore tempo per fare altri giri, spesa permettendo, e quindi mi ritrovo a stare sempre a casa per scelta e a svagarmi una sera a settimana, lasciando che ne approfitti il papà, invece!

Commenti

  1. Onestamente ha un bel coraggio a venirti a dire certe cose, che hai più ore lavorative e una bimba in più! Ma è ancora peggio che si sia creata tutto da sola non fidandosi del marito! Ma perché allora dei suoceri si? E alla fine tutta sta macchinazione per un aperitivo che potrebbe dare a casa sua?

    Bah!!!

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  2. No, non è che si fosse lamentata diciamo che era più uno sfogo. Per questa cosa del marito ormai le fa così e la bimba è cresciuta così, appena rimane col papà (perché magari per fare una spesa volante capita) mi racconta che sono tragedie. Coi suoceri la lascia perché sono in due e li ritiene "scafati", va a capire, Vanessa...
    La storia dell'ape invece la capisco.. Non è tanto per l'ape in sé, ma è la voglia di evasione che ti prende ogni tanto, ho bisogno pure io a volte di staccare la spina dalle bimbe e dal moroso e farmi due chiacchiere con un'amica.

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  3. La prima volta che sono uscita per una pizza con le amiche Pasticcino solo col Tato ha sbattuto la testa sul pavimento...Niente di drammatico ma lì per lì ho pensato non mi posso allontanare un attimo...L'ho pensato ma non l'ho mai messo in pratica, l'ho anche mandato al mare con sua mamma e il pupo sapendo che praticamente era solo...E' suo padre è giusto e bello che passino del tempo insieme!
    Io ne ho uno e soprattutto quando era piu' piccolo lo portavo con me per aperitivi caffè colazioni giri di negozi, adesso per negozi è piu' difficile perché non gli piace ma adesso vado da sola anche al mac con lui o comunque ovunque se ha voglia!Perchè si adesso ti dice pure se ha voglia o meno!

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  4. Manu infatti quello che mi sono scordata di dire è che lei più che altro, credo abbia proprio bisogno di staccare senza dover sempre contare su suoceri o genitori, ma non fidandosi di suo marito... praticamente non lo fa.
    Sabato mattina ho sperimentato lo shopping "slow" con entrambe le mie gemelle, ho acquistato tre maglie e un pantalone in due negozi diversi e in entrambi, la proprietaria in uno e la commessa nell'altro, si erano perfino offerte di tenermele mentre facevo la spesa :D invece mi è piaciuto talmente tanto questa situazione che ho fatto pure la spesa con loro! Ovvio che se hai fretta e sei di corsa... ciaone proprio!

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  5. In effetti fare l'aperitivo fuori casa, magari con una scarpa un po' più femminile e un po' di trucco, può essere terapeutico! Ma lì per lì non avevo capito cosa fosse l'"ape" :D:D:D

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