Perché avanti si va e indietro non si torna

Ho tenuto un po' di silenzio stampa, per riorganizzare le idee diciamo.. Ho avuto un po' di smarrimento dopo la notizia del tumore al seno della mamma, tuttora sono un po' spaesata, in attesa, sul chi va là ma la vita va sempre avanti e indietro non si può tornare.
Quindi io ho continuato a fare un po' quel che facevo prima con un occhio di riguardo alla mia mamma.
Il week end in cui io e Marco ci siamo conosciuti sei anni fa lo abbiamo passato a Stia (Toscana) in moto con una coppia di amici, abbiamo girato talmente tanto che avevo le chiappe tutte indolenzite: niente ormai dobbiamo rassegnarci non siamo più ragazzini e la comodità della macchina non la batte nessuno.
Giovedì scorso, invece, hanno rimosso il tumore al seno di mia mamma, sembrava riuscissero a fare un certo tipo di operazione (quadrectomia + mastoplastica riduttiva), ma quando è venuta l'ora di operare si sono accorti che la massa era triplicata e hanno ritenuto di intervenire alla vecchia maniera, chiedendo prima il consenso di mia mamma: in altre parole taglio da sopra direttamente sulla massa da rimuovere insieme al linfonodo sentinella.
Sembra, ma non lo voglio dire troppo forte, che non sia arrivato ancora nulla ai linfonodi e questa sarebbe una notizia già splendida di suo, il resto lo affronteremo.
Come sta mia mamma? Paradossalmente meglio di me e di mio padre. Mio padre sta dando i numeri, quasi come se non accettasse ciò che sta succedendo, inizialmente ha voluto convincerci che era soltanto uno strappo muscolare (nonostante l'agobiopsia fatto il giorno prima), poi ha preso a fare progetti per andare in Carpegna i giorni successivi all'operazione, infine programmando il loro 50° anniversario di matrimonio prenotando ristorante e menù e programmando anche l'uscita ad Andalo con il comune sempre per settembre.
Per carità di sicuro meglio che ne fermarsi, però magari anche solo farsi due domande o idee su cosa verrà dopo, sarebbe più utile.
Io sono smarrita, vorrei sapere, vorrei programmare ma tutto mi sfugge di mano, mia mamma frena dice "chi vivrà, vedrà.." dice "un passo alla volta", scherza sul fatto che nonostante le abbiano rimosso metà tetta e sia stata un giorno a digiuno abbia comunque preso un chilo; lei è già tornata in forma, nessun dolore.
Adesso ci attendono 20 giorni di attesa per l'esame istologico che, oltre a darci il verdetto finale, ci indicherà il tipo di chemioterapia da fare e poi mano a mano vedremo come andare avanti.
Vedendo mia mamma così, ho voluto passare una mattinata in sua compagnia con le bimbe, visto che non le chiederò di venire a casa nostra e poi siamo partiti tutti per il bosco dei folletti di Urbania con tanto di tenda per campeggiare fino al giorno seguente.
Sono state due belle giornate, le bimbe non si sono mai sentite e l'esperienza in tenda non è stata così sgradevole ma, per almeno altri 10 anni, mi ritengo a posto.
Eravamo con la stessa coppia del giro in moto e le bimbe si sono proprio divertite perché c'erano un sacco di attività per loro.

Commenti

  1. Ognuno ha il suo modo di reagire. Anche se opinabile. Forse ha ragione tua mamma. Un passo alla volta. Anche se io vorrei sapere tutto e subito

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  2. La tua mamma è una donna molto forte. Continuate a fare programmi con lei. Sono certa che potrete realizzarli.
    Un abbraccio.

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  3. Nia: io pure voglio sapere tutto subito per essere "preparata" anche se non lo si è mai veramente.
    Claudia: grazie :) certo i programmi li facciamo, ma sarei per "rallentare" un pochino, mio babbo invece è partito dritto come un fuso.
    Tonio: mio babbo ha sofferto di esaurimento nervoso, fa tenerezza anche a me, ma ti assicuro che stargli affianco è veramente complicata, occorre pesare qualsiasi parola e appena gli si fa notare che forse (forseee eh) sta andando via per la tangente, parte con un vittimismo che gli daresti due calci nel culo.

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  4. le mamme sono forti per definizione ed è anche per questo che vuole rassicurare tutti.

    Un grosso abbraccio !

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  5. Sara in bocca al lupo! Ci sono passata tre anni fa e la mia mamma ha vinto, come vincerà la tua. Lo scossone iniziale ci sta, ma poi bisogna tirar fuori le palle e combattere a pugni stretti e senza paura.

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  6. A volte mostrano maggiore forza le persone coinvolte direttamente rispetto ai cari che sono loro vicini (forse dipende dal carattere della persona, non si può generalizzare).
    Un grosso in bocca al lupo alla tua mamma (e a te e il babbo).

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  7. Tu e tua madre siete da prendere come esempio per forza, coraggio e Amore. Vi abbraccio

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