#iorestoacasa |Sali e scendi| giorno 40

Giorno 40 di quarantena, dopodiché toccherebbe cambiare il nome a quel che stiamo vivendo, proporrei "reclusione".
Dopo la giornatina niente male di Pasqua, piano piano mi è sembrato di risalire.
Ho incominciato ad uscire perché mi stavo letteralmente incattivendo e stavo somatizzando ogni cosa, il mio fisico si stava spegnendo ed ho ripreso a fare qualche esercizio, pochi a dire il vero, senza guardare il piano alimentare (anche perché qua è come essere all'ingrasso).
Ieri è pure ripartita la DaD e quindi hanno più impegni anche le bambine e quindi possono fare le iene per meno tempo.


Mi sento più in forze sia psicologicamente che fisicamente e spero che possa continuare così perché giornate come quella di Pasqua non sono umanamente sostenibili.
Inoltre credo che questa reclusione durerà ancora a lungo, semmai dovessero riaprire i "gabbioni" il 4 maggio non penso che si potrà tornare a circolare così liberamente o almeno me lo auguro perché se no stare chiusi in casa così tanto tempo sarà stato totalmente inutile conoscendo i dementi che popolano questa terra.
Notizia più che positiva, invece, è che si riparte di smart working lunedì! Non ne potevo più di fare nulla anche se da qualche giorno avevo comunque trovato la mia strada, ma il lavoro mi manca e non l'ho mai nascosto, lavorare dove sto ora mi piace e mi è sempre piaciuto, non credo sia possibile trovare dei "compagni" di squadra migliori.

Commenti

  1. Sono felice di leggerti più positiva.
    Non ci avevo pensato che questa quarantena ormai dovrebbe cambiare nome, anche se sin dal primo giorno l'ho sempre definita "arresti domiciliari". ;)

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    1. si anche io ho iniziato a chiamarla reclusione da subito :D.
      Un abbraccio.

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