Dov'è Dio quando serve?

Sono di ritorno da un funerale, un funerale a cui non avrei mai pensato di partecipare.
La mia amica è morta, lottava da gennaio 2021 contro un tumore al seno che lasciava davvero poche speranze ma nessuno aveva pensato ad un epilogo così immediato.
Abbiamo gioito e festeggiato con lei il suo compleanno e dopo nemmeno due settimane è venuta a mancare.
Era così felice di fare la pet, convinta di poter nuovamente "indossare" un seno nuovo, invece proprio quella pet ha dato un esito terrificante, tra i peggiori che possano esserci e, da quel momento in cui probabilmente si è resa conto che non ne sarebbe uscita nemmeno lottando coi denti, in 16 giorni si è spenta.
Lei è sempre stata al mio fianco, in ogni momento da quando ci siamo conosciute, non eravamo sempre insieme ma c'eravamo quando serviva, l'una per l'altra.
E' stata l'unica, insieme al suo compagno, che mi sono stati vicini dopo la morte di Marco senza insinuare e/o giudicare la mia nuova situazione, semplicemente accettandone il fatto che io potessi tornare ad essere felice e poter dare un nuovo concetto di famiglia alle mie figlie.
Qui eravamo insieme il mese dopo che Marco è morto, cercando di far passare una bellissima giornata alle bimbe.


Non ho mai sentito dirle parole sconvenienti o altro, l'ho sempre vista sorridere e prendere di petto ogni cosa che le capitava, senza mai giudicare o lamentarsi dell'accaduto.
Anche con la malattia, non l'ho mai sentita inveire o sconfortarsi, l'ho sempre vista affrontare ogni cosa con grinta, passo a passo senza mollare un attimo, anche quando pareva impossibile.
Non posso spiegare quanto sia terribile vedere spegnersi un'amica nel giro di pochi istanti.


Nella foto qua sopra eravamo totalmente ignare di quello che ci avrebbe "regalato" la vita, né io sapevo dell'epilogo che avrebbe avuto la nostra famiglia, né lei aveva ancora scoperto il tumore. La nostra amicizia era così era comune a tante altre: indissolubile e presente.
Non ho parole, non riesco a darmi pace per questa ragazza che non ha potuto vivere serena nemmeno gli ultimi giorni di vita.
Dalla mia sono contenta di averle dato un porto sicuro e qualche coccola dove sentirsi a casa, dove l'ho vista rinascere e "far da matti" e poi lentamente spegnersi quando la pet le ha tolto le poche speranza rimaste.


Qui sopra festeggiavamo il compleanno delle bimbe, abitava con noi da due settimane, anche qui sempre pronta a tirar fuori il meglio di noi tutti.
Ha sorriso sempre, fino alla fine! Anche quando non riusciva più nemmeno a reggersi in piedi, anche quando il solo respirare le dava noia.
Io non so come cazzo abbia potuto farci questo regalo: non ha mai gravato sui nostri animi preoccupati, ha sempre cercato di sdrammatizzare, di focalizzarsi su altro, di renderci partecipi e importanti nella sua vita.
Era un'anima pura, una persona buona anche di fronte a chi le metteva i bastoni tra le ruote e io mi arrabbiavo e non capivo come potesse essere così serena di fronte alle avversità, sono arrabbiata col mondo e vorrei tanto avere la sua forte capacità di amare, perdonare e sorridere.
Dov'è Dio quando serve? 
Sento sempre che le croci vengono date a chi può portarle.. ma non se le può tenere per lui?
Leggo di quella bimba lasciata sola 6 giorni dove nell'ultimo tentativo di alimentarsi ha addentato e mangiato il cuscino su cui riposava, dove cazzo è Dio?
Si gira dall'altra parte? Vuole prendersi le persone migliori di questo mondo e farle sue?
Ma perché farle soffrire in questo modo?
Probabilmente sono accecata dalla rabbia e non riesco a trovare risposte, ma non lo trovo giusto.
Buon viaggio amica mia e che la terra ti sia lieve!

Commenti

  1. Siamo usciti da un tumore bruttissimo, anche se i controlli trimestrale diverranno ordinari (sperando lo rimangano) e le parole da dire sono poche. Mia moglie invece si è lamentata abbastanza con Dio. Ma risposte non ce ne sono. Siamo fragili. Fragilissimi.
    Oggi scriviamo un post. Domani chissà. Vanno via persone splendide, e tante soffrono incredibilmente. Noi si prega e si ringrazia per ogni giorno che passa, cercando di riservare il meglio a chi vogliamo bene.
    Rimangono i sorrisi che le hai donato in vita. Quelli rimarranno, e non è poca cosa.

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    1. Grazie Franco, lo stesso tumore di Veronica ha colpito la mia mamma 4 anni fa e ancora risulta "pulita" a tutti i controlli serrati a cui dovrà sempre sottoporsi. 36 anni e se n'è andata, io davvero non so dove sia questo Dio buono e misericordioso.

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  2. Mi dispiace tanto per la tua amica. Tantissimo.
    Dalla morte di mio padre sono passati undici anni. Rabbia non ne ho più, ma le risposte non le ho ancora mai trovate.
    Condoglianze. <3

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  3. E' impossibile rispondere alla tua domanda, difficile credere in un Dio Superiore (anche senza che accadono delle cose terribili, come purtroppo la scomparsa della tua amica).
    Non lo so, forse conviene trovare in noi e in quelle persone che ci sono vicine, che ci vogliono bene (e alle quali lo vogliamo) la forza e la gioia di vivere questa vita.
    Finchè l'abbiamo, finchè ha un senso gustarla.
    Un abbraccio.

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    1. Hai ragione, bisogna essere grati con se stessi per ogni giorno che riusciamo a portare a termine nei migliori dei modi. Credere in altro è solo un palliativo per l'anima.

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  4. Sapevo che sarebbe andata così... di questo tumore ho letto nel blog di Annastaccatolisa (morta da tanti anni, ma vale la pena rileggersi i suoi post dall'inizio), e mi dispiace per chiunque soccombe. Penso che Dio, se c'è, abbia dato una spintarella alla palla del mondo e lo stia lasciando rotolare senza intervenire. Hai comunque avuto la fortuna di conoscerla, ospitarla e poterla ricordare... un bacione

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    1. Sono stata fortunatissima a conoscerla, mi ha insegnato una cosa importantissima: che ad essere arrabbiati o rancorosi si perde soltanto tempo, si perde soltanto l'occasione per essere felici, dobbiamo fare il meglio che riusciamo in ogni caso senza farci rovinare la giornata. Non riesco ancora ad applicare i suoi insegnamenti ma spero piano piano di poter arrivare al suo modo di vivere.

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