Esperienza sublime: Camp triathlon Livigno

E' difficile raccontare cosa sia il sublime, è qualcosa di intangibile che però sappiamo esistere e finalmente, la settimana scorsa, ne ho avuto l'esperienza.

Io e Danilo siamo stati molto impulsivi nel decidere e abbiamo deciso di partire.
Mai decisione fu più saggia!
Ci sono state delle rinunce da fare, in primis le bimbe, avrei voluto portarle con me ma sono ancora nella fase che non vogliono stare da sole (in fondo sono ancora piccoline) e questo ha comportato che avrei dovuto lasciarle ai nonni, l'altra rinuncia è stata il godersi appieno l'avventura perché ci siamo portati dietro il cane che, però, si è rivelato veramente bravissimo.
Abbiamo trovato un gruppo fantastico dove ognuno aveva una peculiarità e una sua caratteristica distintiva, eravamo due donne soltanto di cui una, che poi è una nostra compagna di squadra ritrovata con grande sorpresa lassù a Livigno, ha partecipato al camp per soli 3 giorni.


E' stata una settimana intensa piena di emozioni e di allenamenti ma la cosa che mi ha sbalordito di più è stato il caricare come non mai prima e non avere dolori, prendere gli allenamenti di petto con una persona veramente super competente in materia ma soprattutto una persona che sa stare al mondo e che, con gran pazienza, ha risposto a tutti i nostri dubbi.
Ci ha corretto costantemente, ci ha ripreso laddove mancavamo e ci ha dato spunti e suggerimenti su come proseguire il nostro allenamento e poi ci ha fatto fare l'impresa più bella di tutte, scalare lo Stelvio!
C'è chi l'ha fatto dal Foscagno mentre c'è chi come me se l'è presa più comoda ed è partita da Isolaccia, è stato meraviglioso risalire lo Stelvio, non è stato semplice, soprattutto nel finale che è durissimo, sono quasi 21 km di salita infinita che ti mettono in contatto col tuo "io" e con la natura per poi sentirsi un big una volta arrivati in cima!
Mi sono sentita coccolata e viziata in questa vacanza, Giulio Molinari ci ha SEMPRE scortati portandoci scorte di acqua e facendo avanti indietro per lo Stelvio ma allo stesso modo in qualsiasi allenamento che aveva previsto per noi, per non parlare degli omaggi che ci ha fatto. Io non volevo più tornare a casa.



E' stato fantastico!
E' stata un'esperienza che ci ha coinvolti a 360°, l'incontro con la dott.ssa Marisa Muzio psicologa dello sport è stato incisivo e sbalorditivo.
Ci ha parlato del mentale, dello stato di flow, del dover visualizzare un gesto, un attimo che ci possa aiutare nel momento in cui arriva la fatica per poterla accogliere e proseguire nella nostra impresa, ci ha veramente aperto la mente aiutandoci a capire che alcuni gesti che facciamo nelle gare sono spunti mentali che aiutano tantissimo, come il self talk o il tramutare una gara in tanti micro obiettivi.
Davvero non so descrivere cosa ho provato e cosa ho vissuto in questa settimana incredibile, è stato come sentirsi di parte di qualcosa, come sentirsi viva, come rinata dopo un periodo un po' buio nel quale ho pensato tanto al senso della vita.
In pochi capiranno cosa vuol dire, in molti mi hanno suggerito di rilassarmi in vacanza e di godermi le passeggiate.. io ho fatto molto di più: ho riscoperto me stessa pur non muovendomi da Livigno.
E' stata un'esperienza sublime e questo lo devo principalmente alla mia famiglia che non vede lo sport come un limite ma piuttosto come un trampolino di lancio che spinge oltre ai confini non ancora esplorati.


Un grazie soprattutto alle mie bambine che, nonostante non capiscano l'importanza che ha avuto tutto questo per me, mi hanno appoggiato pur mancandoci tantissimo.
Un grazie ai nonni che senza di loro tutto questo non sarebbe potuto accadere e grazie a chi non c'è più ma che continuo a sentire costantemente vicino a me sotto forma di nuvola, di sogno o di sussurro...

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