Ci sono eh..

Mamma mia quanto tempo! E pensare che scrivere in questo blog era il modo in cui mi potevo rilassare e riflettere sulle cose.
Scrivendo, infatti, riuscivo a far quadrare dei pensieri che in testa non mi risultavano troppo chiari, è un po' come fare vocali su whatsapp, io per esempio non chiamo più, sono una di quelle odiose che fanno vocali anche più lunghi di 5 minuti.
Per farvi capire il livello di follia, quando mando un vocale riflessivo, spesso durante la passeggiata col cane, anziché attendere la risposta di qualcuno mi riascolto e sento cosa ho avuto da raccontare per così tanto tempo.
Mi stupisco, perché riascoltandomi trovo la soluzione che cercavo da tanto.

Mi sono persa..
Dicevo.. 

Sono stata assente per tanto tempo, il lavoro ha cambiato un po' le carte in tavola, faccio sempre part time ma, essendoci poca coordinazione, mi trovo a lavorare il doppio per fare più o meno le stesse cose, però ho scoperto un'autonomia che pensavo di non avere, ho sempre pensato che fossi fortunata perché di fianco e sopra di me avevo persone che mi paravano i colpi, invece ho scoperto che sono in grado di pararli anche da sola questi colpi, che ho competenze e conoscenze da vendere.


A parte questo, parlando di cose frivole, ieri è stato San Valentino ed è stato il primo che ho ignorato, non tanto perché non ci sia da festeggiare, ma non gli ho dato l'importanza che gli davo sempre: cena speciale, momento romantico e cose del genere anzi.. sono andata in piscina lasciando Danilo a preparare la cena per lui e le bimbe.
Nel pomeriggio tra una sgambata e l'altra, io e Danilo, abbiamo mangiato una tortina (3 quarti io) e gli ho dato il mio regalino, che, anche questa volta, è stato toppato in pieno, ma va bene... ultimamente a regali non azzecco nulla e pensare che una volta ero formidabile!

Il mio regalo, invece, sarà la cena di sabato.

Nel mentre sono successe un sacco di cose, come per esempio scoprire perché, i fantomatici "amici", non si sono più presentati alla porta dopo la morte di Marco. 
Devono aver raccontato del mio periodo di "leggerezza" (chiamiamolo così per non essere troppo volgari) dopo la morte di Marco, ma secondo me hanno condito il tutto in un'altra maniera.
Non ne ho la certezza perché i discorsi usciti erano sul vago, ma tutto torna: questi non si presentano più in casa mia perché si vergognano e fanno bene, perché proprio come han raccontato in maniera più o meno farcita, cose sulla mia vita, hanno fatto la stessa cosa dal lato opposto.
Fatto sta che io ci ho fatto due ragionate sulle cattiverie che ho ascoltato e mi sono detta "perché queste persone, in un momento così critico e delicato, anziché sostenere l'unione, han pensato bene di raccontare qualcosa il cui risultato avrebbe portato ad una rottura?" e mi sono data una risposta "invidia, cattiveria e voglia di sparlare".
Probabilmente sono così aridi e poveri d'animo che mettere zizzania era l'unica opzione per risultare coloro che hanno dato una risposta al perché sia morto!
Io posso dire senza umiltà alcuna di essere stata intelligente e di aver elaborato tutte le cattiverie raccontatemi e averle messe da parte perché pur non avendo un legame di sangue, c'è collaborazione e partecipazione alla vita familiare e quindi ho sempre permesso alle mie figlie di continuare a frequentare nonni e zii, soprattutto perché tali notizie seppur "golose e interessanti" non mi avrebbero comunque riportato in vita Marco. 
Dall'altra parte, invece, mi è parso di capire che è stato tutto preso alla lettera ma che è stato solo messo da parte per amor delle bimbe e questo per me è piuttosto deludente perché anziché chiedere spiegazioni alla diretta interessata si è preso per buono quanto raccontato, se l'avessi dovuto fare io, sarei dovuta sparire e tagliare senza lasciare traccia.

Rimane il fatto che, nonostante tutto sono felice, anzi lo sono come non mai e questo dà fastidio, ostia se dà fastidio! 

Commenti

  1. Non sono sicura di avere capito tutto, ma mi sembra di capire che alcuni "amici" hanno cercato di mettere te contro la famiglia di Marco. Tu hai accantonato i pettegolezzi ma adesso ti sei resa conto che la famiglia di Marco non lo ha fatto, giusto? Anzi, ci ha sinceramente creduto senza nemmeno confrontandoti.
    Se io fossi al tuo posto, anche a me farebbe male.

    Comunque, mi sento di dirti la cosa seguente: se pensi che possa avere senso riparlarne per chiarire, affronta la cosa direttamente con loro. Se invece pensi che sia inutile o addirittura controproducente, lascia stare. L'importante è che tu, le tue figlie, le "tue" persone più care sappiano. Riguardo le figlie: magari non è che devono saperlo proprio adesso, eh, che sono comunque relativamente piccole, ma questo lo sai meglio tu.

    Dai, forza!

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    1. Hai capito bene, ma hanno accantonato tutto pure loro tant'è che ci vediamo spesso e senza troppi rancori, quello che mi ha ferito è stato il fatto di credere a tutto senza un confronto. Ma ho capito solo quest'anno che c'è stato questo scambio di informazioni e il chiarimento non è stato possibile quando è uscito il discorso perché c'erano le mie figlie. Onestamente non ho bisogno di nessun confronto, le cose sembrano appianate, al contrario di questi "amici" non ho voglia di raccontare le cattiverie che mi sono state raccontate sulla famiglia anche perché, di base, non cambierebbe nulla, Marco non tornerebbe e gli interrogativi non hanno comunque risposta ma non solo, non allevierebbe nemmeno il dolore sopito che rimane. Fa male sapere invece che loro si sono fermati alla prima campana.. Alle mie figlie cercherò di non far sapere nulla, è giusto che si vivano i momenti felici anche se fossero con gli amici di Marco insieme ai nonni.

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  2. qualcuno ha detto quando non scrivo vivo. ed è quello che probabilmente hai fatto tu e bene :)
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

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    1. Più che vivo, sopravvivo.. c'è una crisi a 360°. Però non posso assolutamente lamentarmi, in fondo ho tutto quel che serve per essere feilice!

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