Non sono scomparsa è che..

Di solito quando scrivo sto bene, in questo caso non troppo.
Ci sono tanti pensieri e tante difficoltà che affollano la mia testa che di contro lavora come non mai, non riesco a fermarla, non riesco a concedermi il lusso di affrontare le cose un passo alla volta, devo sempre concludere le mie attività tutte e subito pensando poi di avere più tempo a disposizione.... per cosa poi? per affollarmi la testa di altri pensieri?
Non mi dilungherò molto sul lavoro ma non va propriamente bene, non si vuol sentire parlare di crisi ma quella è, è una crisi globale, non solo del nostro settore ma di fatto ci porta a lavorare male e con un certo dissapore in bocca.
A me è sempre piaciuto fare quel faccio e non ne ho mai fatto mistero, tutt'ora è così anche se sta diventando sempre più difficile in un'azienda che sta cercando di evolversi continuamente, dalla mia ho la fortuna di essere piuttosto reattiva, rientra un po' nel discorso di sopra, della testa che viaggia che riesce a vedere differenti scenari e scegliere il migliore.
Le sfide non mi spaventano, quello che mi spaventa è dover rinunciare alla mia attuale qualità di vita: tutto il tempo che posso dedicare alle mie figlie, allo sport e al vivere hanno un discreto valore.
Poi ci sono le bimbe in preadolescenza e vederle crescere spaventa, scopri che iniziano ad avere segreti, complicità, litigi furiosi, spaventa vedere che i genitori acquistano sempre meno valore e gli amici crescono d'importanza e hai paura che possano prendere strade strane, strade sbagliate.
Le bimbe poi non sono più bimbe e chiedono un confronto con vari discorsi sentiti e accendono animi, parole che non dovrebbero essere dette, parole che dovrebbero essere scambiate tra grandi e non utilizzando loro come tramite e questo mette una tristezza infinita perché credo di aver dimostrato più di una volta di essere serena, di non voler intralciare nessun rapporto ma alla lunga la corda potrebbe spezzarsi..
Sono stanca!



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