#iorestoacasa |Ritorno al lavoro| giorno 43
Ho ripreso a lavorare da oggi.
In smart working e non è poco.
Non è poco soprattutto perché ho i miei di sopra che mi tengono le bimbe nelle mie 6 ore no stop subendosi tutti i capricci del caso.
Intanto fino settembre le scuole non credo proprio che riaprano ed io invece dovrò lavorare, finché si fa smart working potrei pure farlo da Gradara, ma quando dovrò tornare a lavorare in sede?
Come farò con le bimbe?
Nel budget familiare, una baby sitter non è proponibile perché devolvere più di 1000 euro al mese non è applicabile purtroppo e quindi non mi rimane che rimanere qua a Pesaro.
A settembre? Chi vivrà vedrà..
Si vocifera che si faccia lezione a turni: metà classe al mattino e metà al pomeriggio, anche in questo caso per me la cosa non è facilmente affrontabile, ma.. i problemi si prendono gradualmente quindi al momento fino a settembre è così, poi si vedrà.
Malgrado ogni buona intenzione di non uscire, ho preso un pochino a camminare in solitaria con la mascherina, ne ho bisogno come il pane perché mi stavo spegnendo ed ho ripreso anche a fare qualche esercizio blando perché panza e culo stanno lievitando.
Mi sono viziata con delle briosche (consegna rigorosamente a casa) durante il week end e, durante la settimana, tempo permettendo faccio in modo che le bimbe pattinano in terrazzo (nella foto mi stanno facendo un ritratto durante una delle innumerevoli pause pattini).
Insomma le giornate o bene o male trascorrono e non nascondo che se ne vanno pure velocemente a discapito dei primi giorni che sembravano non passare mai.
Alla fine l'uomo è adattabile, dopo un iniziale resistenza al cambiamento è progettato per sopravvivere.
In smart working e non è poco.
Non è poco soprattutto perché ho i miei di sopra che mi tengono le bimbe nelle mie 6 ore no stop subendosi tutti i capricci del caso.
Intanto fino settembre le scuole non credo proprio che riaprano ed io invece dovrò lavorare, finché si fa smart working potrei pure farlo da Gradara, ma quando dovrò tornare a lavorare in sede?
Come farò con le bimbe?
Nel budget familiare, una baby sitter non è proponibile perché devolvere più di 1000 euro al mese non è applicabile purtroppo e quindi non mi rimane che rimanere qua a Pesaro.
A settembre? Chi vivrà vedrà..
Si vocifera che si faccia lezione a turni: metà classe al mattino e metà al pomeriggio, anche in questo caso per me la cosa non è facilmente affrontabile, ma.. i problemi si prendono gradualmente quindi al momento fino a settembre è così, poi si vedrà.
Malgrado ogni buona intenzione di non uscire, ho preso un pochino a camminare in solitaria con la mascherina, ne ho bisogno come il pane perché mi stavo spegnendo ed ho ripreso anche a fare qualche esercizio blando perché panza e culo stanno lievitando.
Mi sono viziata con delle briosche (consegna rigorosamente a casa) durante il week end e, durante la settimana, tempo permettendo faccio in modo che le bimbe pattinano in terrazzo (nella foto mi stanno facendo un ritratto durante una delle innumerevoli pause pattini).
Insomma le giornate o bene o male trascorrono e non nascondo che se ne vanno pure velocemente a discapito dei primi giorni che sembravano non passare mai.
Alla fine l'uomo è adattabile, dopo un iniziale resistenza al cambiamento è progettato per sopravvivere.
Io mi sono talmente abituata allo smart working (con tutto che abito a circa 3,5 km dal lavoro) che spero ne approvino la proroga per chi ha figli studenti, se si riapre a settembre. Il mio ha 18 anni passati, ma se resto a cucinargli i pasti risparmio più che a sovvenzionargli le pizze fuori...
RispondiEliminaIn futuro molti nodi verranno al pettine, ma intanto qualche vizio è bene concederselo :)
Qui da noi si può uscire sempre vicino casa ma si può, io anche ho ricominciato a correre e camminare. Di lavorare, invece, non ho mai smesso per fortuna.
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