Fastidi

L'età avanza per tutti, mi sono ritrovata in pieno Covid bloccata col collo con tanto di nausee, mi sono detta che probabilmente avevo fatto dei movimenti strani con la mia "ginnastica in casa", piano piano il dolore è scemato tra Brufen, Voltaren e cerotti riscaldanti.
L'unica cosa che mi è rimasta è un fastidio al dito indice della mano destra che quando va in tiro mi produce delle scosse lungo il dito fino al polso.
Altro fastidio e non di poco conto è il fatto di aver ripreso peso e aver ripreso praticamente tutto quello che avevo perso facendo palestra in casa, in altre parole quasi tre anni di sforzi costanti rovinati in meno di sei mesi.
Mi dico sempre che dovrei riprendere palestra ma soprattutto un'alimentazione sana ma non ho la mentalità giusta per farlo, parto e poi mi interrompo subito.
Attualmente poi ho in attivo il trimestrale in piscina e cerco sempre di andarci almeno tre volte a settimana e ci sto riuscendo alla grande, in particolar modo ultimamente scivolo sull'acqua senza sforzo e mi piange il cuore sapere che tutto questo ha una data di fine 3/10.
Non potrò più fare abbonamenti vari perché andare in piscina a Pesaro è scomodo contando che per un'ora di nuoto mi van via almeno tre ore visto che prima devo lasciare le bimbe dai miei, raggiungere la piscina, lavarmi, asciugarmi e poi convincere le bimbe a tornare a casa.
Il ritorno a Gradara non è stato semplice per niente ma sapevo cosa mi sarebbe aspettato però non farò un passo indietro perché ognuno fa le sue scelte e io ho fatto la mia e non posso permettere che mi venga sempre "suggerito" il da farsi, soprattutto visto che ho avuto il coraggio di espormi e paradossalmente mi è calata l'ansia e il nervoso e siamo tutte e tre molto più serene e distese.
Tornando ho comunque dovuto rinunciare alle mie amiche, alla piscina, alla "vita semplificata" dalla vicinanza dei miei genitori e a una gran fetta dei miei risparmi ma l'ho fatto perché "la famiglia prima di tutto" come dice qualcuno.
Le bimbe volevano tornare a Gradara, non so quanto sia stata farina del loro sacco visto che ieri han detto che sarebbero volute rimanere ad abitare a Pesaro, ma va bene, erano piuttosto insistenti gli ultimi mesi e così ho fatto, inoltre il ritorno è stato pensato anche per essere più vicine ai nonni, ma il fatto che io sia tornata alle mie condizioni non è piaciuto.


Intanto la scuola è ripartita e, al momento, non posso lamentarmi per niente perché sono entrambe felici di andarci (dalla foto non sembra, ma il primo giorno c'era l'ansia della modalità Covid e dell'incontro dopo un anno con tutti gli amici) e sono molto brave perché si svegliano, si vestono, facciamo colazione insieme, preparano la cartella e poi come due vere signorine si avviano a scuola.
Non mi rimane che provare a convincerle di fare qualche sport, magari proprio nuoto in modo da poter andare insieme, ma non credo sarà una cosa semplice, sia perché loro non amano mettersi in gioco, sia perché non so se potrò permettermi l'ennesima spesa mensile (x 2). 

Commenti

  1. Sobbarcarsi l'onere di una casa così grande, difficile da gestire sia a livello pratico e economico sia a livello emotivo, per amor di figlie è ammirevole. Io ti dirò la verità, non so se me la sentirei

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    1. Più o meno è parere comune, addirittura una maestra uscente mi ha detto che "ha pregato tanto che rimanessi dov'ero nel lockdown perché Gradara è una città troppo piccola per poter togliere il fardello di dosso che si portano appresso le mie figlie". Io mi sto impegnando, se non andrà bene a fine anno trarrò le mie conclusioni.

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    2. @Sara non sono scelte facili... In ogni caso in bocca al lupo a te e alle bimbe :)

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