Di quella volta che ci incontrammo

Raccontare come ci siamo incontrati è un argomento un po' ostico perché ci sono coinvolte un po' di persone e non era subito il caso, dovevano risolversi prima un po' di cose anche a livello burocratico.
La storia sa un po' dell'incredibile e non è che posso proprio sviscerarla nei minimi dettagli quindi cercherò di renderla il più semplice possibile.
Dove lavoro ho tanti colleghi che posso considerare amici e, spesso e volentieri, sono uomini essendo che io lavoro in un'azienda metalmeccanica il rapporto uomo donna non lo conosco ma è veramente sproporzionato (eccezion fatta negli uffici del personale e amministrativo).
Quindi poi capita che ci siano delle regole aziendali per le quali si va alla macchinetta in piccoli gruppi. Contando che nel nostro ufficio siamo una 60-ina ci siamo dati delle regole non scritte e la nostra pausa era prevista intorno alle 10.
Con l'andare del tempo ci siamo lasciati andare anche a cene goliardiche e si è stretto un certo rapporto di amicizia oltre che di lavoro. 
Chiaramente pre covid, anche perché io non vado più in ufficio da marzo 2020.
Poi a novembre è successa la disgrazia e i miei amici colleghi si sono stretti ancor più a me, quasi direi in protezione. In mensa, per esempio, quando la gente si girava a guardare la "poverina" i miei amici colleghi facevano in modo di scegliere posti più discreti e di farmi sedere in maniera tale che io non mi accorgessi.
Fra questi c'era un triatleta che spesso mi raccontava della sua vita e dei suoi amici.
Non mi dilungo troppo ma questo triatleta è l'anello di congiunzione tra me e Danilo.
Spesso mi raccontava di un suo compagno di squadra che sembrava proprio "me" al maschile (non ho mai capito se fosse un complimento).
Comunque complice le chiacchiere piacevoli, complice la situazione che si era venuta a creare con questo triatleta, complice la necessità di sentirmi bene a tutti i costi, mi ero affezionata parecchio a questa persona anche perché mi piaceva il suo modo di fare, di vivere e la serenità che emanava.
Poi il Covid, e siccome lui era solo e io pure abbiamo preso a fare qualche chiacchiera sporadica su whatsapp, abbiamo fatto pure una cena insieme prima che chiudessero e diventassimo zona rossa, mi stava prendendo ma lui è sempre stato sulle sue facendomi chiaramente capire che l'interesse non era corrisposto, due figlie poi... figuriamoci!!!
I giorni trascorrevano e piano piano è arrivato Pasqua che mi ha buttato giù un sacco e, continuando a confidarmi con la solita cricca di colleghi c'era chi mi aiutava sostenendomi chi, invece, come il triatleta, ha pensato di mandarmi una colomba pasquale a domicilio.
E così mi sono ritrovata Danilo alla porta con la colomba in mano, lì per lì non è che ci ho fatto troppo caso nel senso che ero già stata nel suo bar a far colazione (pre covid) e mi aveva colpito per il sorriso ma niente di che, inoltre io ero in compagnia e lui era con la famiglia.
Poi dopo qualche giorno mi ritrovo un suo messaggio su IG dove mi dice che il suo amico gli aveva detto che forse ero interessata alle briosche e che lui, se trovava persone e raggiungeva un buon numero, avrebbe fatto l'impasto nel week end per le consegne a domicilio.
Ho risposto che la colomba era buonissima e che le paste se le avesse fatte alla crema le avrei prese molto volentieri. Infine, ho ringraziato il mittente della colomba che in quell'occasione mi ha ricordato che era il pasticcere il "me" maschile.
Oltre ai messaggi sulle paste siamo passati a parlare di altro, anche del triatleta, ed abbiamo scoperto di abitare vicini (in zona rossa io ero a Pesaro a casa dei miei) e abbiamo incominciato a passeggiare sotto casa insieme, io gli rompevo le scatole col triatleta che non mi calcolava pari e lui mi parlava della moglie che da tempo non c'era più dialogo.
E piano piano abbiamo incominciato a conoscerci e piacerci.
Inutile dire che il triatleta improvvisamente si è sentito tradito (non tanto da me che non ero nessuno per lui, ma dal suo amico che gli avrebbe soffiato un possibile flirt nonostante non gli fossi mai interessata).
Nonostante gli innumerevoli anni di matrimonio è stato da subito sincero con sua moglie e le ha confessato di volersi separare e di aver conosciuto un'altra persona, non era una "novità" in quanto la psicoterapia era già avviata e alla fine, in poco tempo, hanno deciso di separarsi.
La sentenza di separazione è arrivata a novembre 2020.
Non è stata una cosa semplice, non è stata una decisione a cuor leggero, mi sono sentita una rovina famiglia, una stronza, una persona meschina, lui si è fatto un sacco di scrupoli ma ha fatto tutto alla luce del sole, ha parlato con la moglie, ha parlato coi figli, ha parlato coi genitori e ha chiarito tutto quanto.
E' stata una decisione sofferta sia per lui (per non parlare della moglie anche se ha ammesso che l'amore era da tempo sparito), per i figli ma anche per me che ho deciso di prenderlo in casa e di andare contro le aspettative di molti, tant'è che tutti gli ex amici (?!?) non mi hanno mai più rivolto la parola anzi, ancora ci sono persone che mi chiedono come mai tizia chiede spesso se "ha fatto la vittima anche con te?" riferendosi a me.
Non ti curar di loro ma guarda e passa diceva il buon vecchio Dante..
Del resto mica posso obbligare nessuno a rimanermi amica soprattutto dopo tutto quello che mi è stato detto.
Abbiamo bruciato un sacco di tappe io e Danilo, probabilmente avremmo dovuto fare tutto con più calma viste le circostanze a contorno ma siamo due impulsivi e visto il tipo di lavoro che fa, gli impegni che ha, non c'era una soluzione migliore.
Forse il mio amico collega nonché triatleta aveva ragione io e Danilo siamo due perfette metà.
Questa è la panchina su cui spesso ci sedevamo a parlare ed è diventata un po' il simbolo del nostro amore.


Commenti

  1. Capisco la difficoltà del momento in cui vi è capitata questa "cosa", ma del resto le cose belle arrivano nei momenti meno "opportuni" e più inaspettati.
    Continuo comunque a pensare che tutto questo sia il minimo che ti meriti.. finalmente

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  2. Comunque avevi detto che dopo la pandemia avresti sposato PNV.
    Visto che la panchina ora è vuota, mi siedo e attendo :-)

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  3. Immaginavo un incontro più tipo al supermercato, più casuale insomma! Triatleta santo subito. E pensa che il tipo con cui sto ha aspettato circa una quindicina d'anni per separarsi, comodo comodo... ti ha detto bene che la moglie sia stata ragionevole :)

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    1. Si si, io gli ho sempre detto che sua moglie nonostante quello che può dire di me, è stata mooooolto ragionevole.

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