Cashback e ludopatia

Quando il governo, spingendo per i pagamenti non in contanti, ha tirato fuori l'iniziativa del cashback mi ha subito vista entusiasta, questo perché da tempo immemore, forse da quando ho un conto corrente, giro con pochi spicci in contanti (alle volte non raggiungo nemmeno 20 euro) e pago quasi sempre col bancomat.
Non solo, ma avendo installato da tempo e utilizzando l'app IO, non mi rimaneva che caricarci su i miei metodi di pagamento e vedere un po' come funzionava questa iniziativa.
Ho partecipato sia all'iniziativa dall'8/12 al 31/12 dove erano richieste un minimo di 10 transazioni per sbloccare il cashback, sia alla seconda più lunga dal 01/01 al 30/6 con un minimo di 50 transazioni.
Per la prima è stato semplice, complici i regali di Natale e le spesucce che solitamente si fanno quando si è in ferie, per la seconda mandata la cosa è stata più complicata.
La complicanza è derivata dal fatto che, causa lockdown, non uscivo tanto e quando dovevo andare a far la spesa, il metodo di pagamento che utilizzavo era la Conad Card, la benzina la mettevo raramente e quindi non ho accumulato transazioni fino fine marzo quando, finalmente, hanno introdotto la Conad Card nel sistema.
Ad oggi siamo agli sgoccioli, ho già maturato il massimo maturabile per il cashback e mi mancano ancora quattro transazioni per sbloccarlo (46/50).
Ma già quando me ne mancavano una ventina è nata l'ansia.. ho accumulato 150 euro che potrei ricevere, ma se non facevo altre 20 transazioni non mi si sbloccava e quindi che fare? 
Ho incominciato a fare piccole spese tutti i giorni e a pagare col bancomat anche laddove è quasi vergogna farlo (es. ad un bar).
Mi sono accorta che era diventata una sorta di "dipendenza", passatemi il termine.
Lo so farà strano detto così ma poi ci ho pensato: le peggiori dipendenze sono state introdotte e gestite dallo Stato; l'esempio più lampante è il tabacco e tutti i suoi derivati, ma anche le slot che sono appannaggio di privati ma che gira e rigira alla fine è lo Stato che dalle vincite guadagna la maggior parte degli introiti e perché no? Ora il cashback, altro non fa che spingerti a spendere.
Probabilmente se non vi partecipavo, le ultime 10 transazione le avrei spalmate più avanti nel tempo, per esempio oggi farò benzina alla macchina prima di andare a fare la spesa al Conad comprando 4 stronzate di cui 2 non necessarie.
Poi andrò in piscina in motorino e metterò la benzina anche lì, pagando l'ingresso col bancomat.
Se non partecipassi a questa ludopatica iniziativa, la benzina alla macchina l'avrei tranquillamente potuta fare a luglio (ho metà serbatoio), la spesa pure avrei potuto procrastinarla di una settimana, i 5 euro di benzina del motorino li avrei pagati in contanti così pure come l'entrata in piscina.
Ma se questa è veramente "bassa" ludopatia, quello che fa scatenare gli animi di coloro che sono facilmente influenzabili è il super rimborso di 1500 euro messo a disposizione ai primi 100 mila utenti che hanno registrato più transazioni in sei mesi: per fare un esempio io sono in posizione 6.036.989° perché sì, avete capito bene, l'app ti mette pure l'ansia!


Queste riflessioni mi han portato ad approfondire l'argomento e sono rimasta basita: qui la storia allucinante di Marco, ma ci sono tante altre testimonianze che rimarcano il fatto che lo Stato è riuscito ad introdurre l'ennesima malattia per noi poveri stolti.

Commenti

  1. La dipendenza peggiore che il Monopolio di Stato avalla è l'alcoolismo, di cui si parla sempre e comunque troppo poco e con modi errati.
    Non ho aderito al cashback, ma non per chissà quale illuminazione: semplicemente non ho la carta di identità elettronica e non ho davvero voglia di fare lo spid. Leggo questo post e penso che mi è andata di lusso perché è strisciante questo conto delle transazioni! Quindi grazie per la tua testimonianza!

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    1. Hai ragione, dimenticavo l'alcool. Io ho la spid che avevo fatto per il sito Inps per la richiesta di maternità e altre cose, se uno non si fa prendere, diciamo che 50 strisciate in 6 mesi non sono tante, la cosa più fastidiosa è che così facendo hanno ulteriori informazioni su di te, questo è forse un altro aspetto sottovalutato.

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  2. Non conoscevo nulla di tutto ciò, cioè non conoscevo il risvolto ludopatico. Come sempre non è il mezzo sbagliato ma l'uso che se ne fa, questo vale per tutto. Ci invitano a fare un sacco di cose, sta a noi decidere di seguire o meno. Quello che sarebbe interessante è capire perché Marco e chi come lui, sia cascato in questa "trappola". Ma sarebbe anche interessante capire come avvenga una dipendenza da facebook, Instagram o altri social... perfino blogger per qualcuno fa lo stesso effetto. Certo, sui social non si perdono soldi ma tempo sì, se ne perde un sacco. La reazione giusta a tutto ciò non è demonizzare "la cosa" ma è chiedersi perché lo si fa. 😉
    Opinione mia ovviamente e per quanto tale pienamente opinabile.

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    1. Esatto, come dicevo sopra.. 50 strisciate in sei mesi non sono poi così esagerate, l'importante è non farsi prendere dal super premio e credimi che ce ne sono di persone così. Come dici tu c'è sempre una giusta misura.

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    2. Il rischio di farsi prendere la mano in effetti c'è, anch'io però penso che bisognerebbe riflettere sulla genesi delle dipendenze... Io ho raggiunto le quota e le 50 transazioni da qualche settimana, ma facendo la mia solita vita, supermercato, farmacia, qualche acquisto (io non ho nemmeno l'auto e spesso utilizzo anche la spesa online che non si conteggia). Mia suocera come me e ti assicuro che è una delle persone più risparmiose che conosca :)

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  3. Io ho fatto in fretta ad arrivare a 50 operazioni già a metà maggio avevo finito... però è vero crea dipendenza mi sono informata se bolli auto e bollette mensa rientravano nel conteggio delle transazioni, perché alla fine tolta la spesa la benzina e qualche acquisto scolastico etc non è che ci sia stato modo di spendere siamo sempre stati a casa... ecco quello dei1500€ non la sapevo

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    1. Io sono partita molto tardi e quando ormai mancava poco mi sono accorta che avrei dovuto "contabilizzare" meglio le mie strisciate e già questo la dice lunga, proprio come dici tu: già per il fatto che un minimo di impegno ce lo si è messo vuol dire essere entrati in qualche modo nel meccanismo. Il super premio è una chimera, è roba da ludopatici spinti.

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