Quasi normalità

Con il proseguire delle vaccinazioni i vincoli di "vita quotidiana" sono stati quasi totalmente rimossi ma tornare alla normalità non sarà facile o per lo meno non per tutti.

Ci sono tanti comportamenti che ormai si sono insinuati nel nostro essere, ora per esempio se vedo qualcuno senza mascherina mi fa quasi senso.

Ed è sempre la mascherina la prima cosa che prendo, ancor prima delle chiavi e ne ho sparse ovunque, anche nella bici da corsa!

Questo mese è iniziato piuttosto in tromba soprattutto con la fine della scuola dove, da mamma premurosa, quasi al limite coi sensi di colpa, mi sono detta che avrei dovuto far fare una settimana di stacco (e svacco) alle bambine tra la scuola e il centro estivo visto il perdurare delle condizioni lavorative favorevoli e visto che si autogestiscono abbastanza.

Puntualmente me ne pento 10 minuti dopo l'inizio della prima giornata.

Questa volta, però, sono pure "cornuta e mazziata" perché le bimbe sono arrabbiate con me visto che al centro estivo c'è una loro amica e che prima di una settimana non la potranno vedere, non solo ma mi minacciano per il fatto che non so cosa farle fare!

E' chiaro che loro non hanno ancora capito che se uno lavora c'è poco da fare: guardi la tele, disegni, giochi in giardino e cerchi di rompere le palle il meno possibile!

Insomma le alternative ci sono e se ci è arrivato pure un cagnolone di sei mesi non riesco a capire perché non ci riescano ad arrivare loro a ben 8 anni suonati.

Abbiamo festeggiato il compleanno del nonno con una bi-torta (millefoglie sotto e profiterole sopra), mi sono sparata i miei primi 80 km in bici (Gradara - Marotta andata e ritorno), abbiamo fatto nuovi acquisti per la casa e poi sono partite le uscite con famiglia al seguito, niente di eclatante: un giro in bici a Cattolica, un aperitivo, una passeggiata al mare.

Come ho detto più di una volta tornare alla normalità mi spaventa un pochino, ma credo sia un passo indispensabile.