Natale 2019

Ciao Marco,
quest'anno le bimbe non hanno avuto grandi pretese per Natale, han scelto due giochi ma giusto perché ho chiesto loro di farlo, probabilmente il loro desiderio più grande è un altro..
Ilaria ha ancora quel braccialetto della fortuna al piede che avevamo messo tutti e quattro in Puglia con la promessa che appena si fosse rotto, il desiderio espresso si sarebbe avverato.
Ho sentito riporre in quel braccialetto speranze che nemmeno tu immagini.. o forse sì.
Sofia ti sogna sempre, dice che le vuoi bene, che vorresti stare sempre con lei, Sofia piange tutti i giorni per te e io ancora non mi capacito come tu non abbia potuto pensare a loro.
Dico a tutti che se nemmeno il loro amore ti ha tenuto fra di noi, probabilmente la malattia ti aveva già corroso cuore e mente, ma in realtà penso che ci voglia tanto più coraggio a vivere, a parlare, a lottare, a sfogarsi, a confrontarsi.. più che ne a morire.
Alle volte non so se essere più arrabbiata o disperata: ho tutto il loro peso sulle spalle ora e anche se ho un sostegno che mai potevo pensare da parte dei tuoi e di tua sorella, mi sento sconfitta.. Ci siamo mandati talmente tante volte a cagare che se avessi provato a parlare davvero invece di straparlare e farti grosso con le parole, probabilmente questo Natale saremo ancora qua!
Domani sera dovrò ricordarmi di prendere un piattino con i biscotti e il latte per babbo natale e qualche verdura per le renne, dovrò tirare fuori tutti i regali e vedere la loro gioia quando li scarteranno nella mattinata di Natale.
Ma tu non ci sarai a filmare questi momenti.
Andrò a Cesena da sola.. per due anni ci siamo andati insieme..
Abbiamo fatto il tuo albero, siamo stati a mangiare da Cardo e l'Eli coloro che ci hanno fatti conoscere, sono stata alla recita di fine anno coi nonni e la zia e le ho sentite cantare ed erano felicissime di vedermi tra il pubblico nonostante avessi detto loro che dovevo lavorare, per la prima volta le ho portate ad un aperitivo coi miei colleghi e si sono divertite tantissimo a tal punto da tornare alle 21 dormienti, è passato babbo natale al circolo e ci ha consegnato già i primi regali e sono stata all'Ikea ed ho comprato 140 euro di cavolate che, probabilmente, tu non avresti approvato.
Il fatto è, Marco, che non so come passarle queste feste, perché dove ci giriamo ci manchi tu, mi sento un pesce fuor d'acqua, ospite in casa tua, mi sento attendere qualcosa che non c'è, di vivere una vita che non è la mia.. con le bambine non riesco a farmi intendere, non mi prendono sul serio, mi sento impotente, mi sento persa, mi sento in balia dei loro umori.
Oggi era l'ultimo giorno di scuola per loro.
La vita va avanti ed è giusto che sia così.. io fatico un bel po' anche ad andare al cimitero, a vedere che sorridi, che sogghigni, hai quel piglio che ti caratterizzava e ogni volta è un pugno allo stomaco.
Io non so, Marco, come tu abbia potuto uscire di scena così.. io ti "vedo" tutte le sere prima di dormire, dormo in un'altra camera e cerco di pensare che il tempo prima o poi curerà le nostre ferite.. Al momento sanguinano molto, soprattutto quelle di chi ti amava di più, i tuoi genitori in primis.. non so come hai fatto a non pensare nemmeno a loro, probabilmente e fortunatamente non lo capirò mai perché non sono entrata così profondamente nel girone infernale della depressione, ovunque tu sia spero tu possa parlare alle bambine e spero che ti arrivino forte i nostri auguri di Natale.


Commenti

  1. Un abbraccione forte forte a te, Sara, un abbraccionissimo alle due bambine.
    Hanno la fortuna di avere una supermamma, con tutte i difetti e i limiti che ogni mamma, e ogni essere umano in generale, può avere (ma anche con tutti i pregi e le illimitate risorse che nei momenti difficili si esprimono).
    Stai dimostrando una forza incredibile (o credibilissima, per chi un minimo ti conosce, seguendoti da tempo su questo blog ;-)).
    Una sola cosa non condivido, del tutto, in quello che hai scritto: credo che ci voglia un coraggio immenso ad abbandonare la vita (opinione personale sulla quale ogni tanto mi soffermo, senza pretesa che sia verità).
    O forse, più che coraggioso, è un gesto così estremo, assurdo per chi lo subisce, che risulta difficile definirlo e soprattutto giudicarlo.

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    1. Non so PNV.. io credo che sia molto più difficile lottare contro i problemi e i mostri che ognuno incontra nella sua vita anziché decidere di dire basta per sempre lasciando a chi resta l'onere di portare tutto il fardello sulle spalle. Penso sia un atto egoistico, parola un po' esagerata che però descrive correttamente il concetto. Chiaro che se una persona arriva a quel punto significa che è stato annientato dalla malattia e che non vede altra soluzione, quindi di egoismo non si può parlare, però rimango dell'idea che ci vuole più coraggio ad affrontare le difficoltà!

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  2. Questo post è un pugno allo stomaco. Piango...vi abbraccio fortissimo, sei una donna molto forte anche se forse ora non lo vedi..le bimbe sono fortunate ad averti come mamma. E credo sia vero che il tempo metterà ogni cosa a posto. Lui vi mancherà sempre, e sarà sempre in ogni angolo, ma credo che piano piano diventerà tutto leggermente meno doloroso, un gradino alla volta. Un passo alla volta Sara. Ce la farai..ce la farete.

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    1. Grazie, ma sempre più spesso perdo il controllo.. Sto diventando isterica, fatico a star dietro a tutto.. i compiti, colazione, pranzo, cena, la casa, le uscite.. sono sempre di corsa e, per carità, aiuta a non pensare ma sto impazzendo soprattutto perché le bimbe hanno incominciato a far arrabbiare per attirare le attenzioni che inevitabilmente non riesco più a dargli.

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  3. Sai che vi penso tantissimo e sai come la penso...E' giusto che tu provi tutte quelle sensazioni contrastanti...Il tempo ti aiuterà, vi aiuterà,..l'ho pensato anche io quando ho letto...Aveva tutto e nonostante tutto ha mollato tutti così senza pensarci troppo o ci aveva pensato troppo!?!?!? Fatto sta che la depressione se non si cura trascina te e chi ti sta intorno in un baratro da cui è difficile riemergere se non si chiede aiuto....Questo Natale sarà stranissimo, doloroso, fastidioso, ma magari vi riserverà qualche sorpresa...Un abbraccio e Buon Natale!

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    1. sono convinta che il tempo sia un gran guaritore, il problema è che occorre lasciarlo passare ed è difficile vivere queste giornate di festa.

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  4. Come dici tu, Tonio, ogni tanto di sera ci "chiacchiero" e così pure al cimitero e mi rendo conto che le sue figlie erano la sua vita e che davvero sentiva di non poter fare altrimenti e non riesco a capacitarmi quale pensieri ingarbugliati lo abbiamo portato a questo gesto, non riesco ad immedesimarmi, non riesco a darmi una valida spiegazione, soprattutto per tutti gli strascichi che ha lasciato a noi "sopravvissuti"

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  5. Sara, ti abbraccio, non serve dire niente altro...

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  6. Arrivo per caso su questo blog e ci trovo un post straziante e colmo di immensa sofferenza. Nonostante sia difficilissimo sono certa che ce la farai, ci vorrà tempo, tanto, magari ci vorrà anche un aiuto da parte di qualche specialista, ma sono certa che riuscirai a superare questo sofferto lutto. Ti penserò.
    sinforosa

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