#iorestoacasa |esaurita| giorno 18

Sembrava che la vita procedesse più o meno bene, in fondo siamo abituate a stare a casa.
Se penso a cosa facevo prima della quarantena, onestamente, non è che facessi tanto diverso da ciò che sto facendo ora: forse facevo la spesa più fitta e mi concedevo una cena fuori il sabato sera.
Siamo al 18° giorno di clausura.
Ho fatto la spesa ieri l'altro per tutti, ho preso anche dei suppellettili per le bimbe: colla, acquerelli, ecc.. la colla stick è finita e i quaderni per la scuola pure, sembra non facciano rifornimento di questi beni. Noi dovremmo essere a posto se la fortuna ci assiste (ultimamente non tanto devo dire).
Abbiamo fatto dei lavoretti, quello delle scarpe ancora no, ho dato la precedenza a quelli suggeriti dagli insegnanti anche se alle bimbe ho raccontato che era farina del mio sacco per poi dir la verità a cose fatte.
Come supponevo, esaltatissime quando pensavano che fosse idea mia, disperate quando hanno saputo che in realtà "avevano fatto i compiti".


Fare i compiti è diventato un appuntamento giornaliero con la tensione, le liti, le ripicche, la gara del far meglio, in altre parole fare i compiti è un momento della giornata che odiamo con tutto il cuore, io per prima! 
Il problema è che in media ci occupa 4 ore del nostro tempo. Ieri addirittura abbiamo iniziato i lavori alle 10.30, abbiamo intervallato con pranzo e merenda, ma abbiamo terminato tutto alle 17.30 lasciando pure da fare qualche pagina di storia per oggi.
Così non è possibile.
Ho la gola in fiamme da quanto urlo, le bambine sono frustate perché la prendono come una gara su tutto: chi capisce prima l'esercizio, chi lo esegue per prima, chi finisce per prima la frase, chi compiace la mamma, chi ha scritto meglio ecc.. 
Da oggi ho deciso di provare l'approccio "unitario", farò prima i compiti con una poi con l'altra.
Sono certa che non ci metterò il doppio del tempo perché se epuro tutto dalle liti risparmio in media un'ora e mezza. 
Allo stesso tempo però i compiti ci permettono di passare il tempo e di non pensare a queste giornate così lunghe, ma io ne esco sempre sconfitta perché vuoi o non vuoi, pur impegnandomi non riesco a non sbroccare.
Come se non bastasse da lunedì scorso siamo pure in cassa integrazione, nonostante potremmo portarci avanti con lo smart working già testato la settimana prima, non solo ma se ci aggiungo che sto ingrassando e che a breve dovrebbero venirmi, ho fatto l'en plein!

Commenti

  1. Io ho costruito due "aule" sperate... di cui quella della piccola è un sottoscala chiuso con tenda e fornito di tutto quanto: PC, lampada, cucina finta, parco peluche. Così riesce a stare tranquilla per un paio d'ore mentre la grande fa i compiti nella sua bella postazione nuova. Che fatica comunque...

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    1. Io ho due gemelle che fanno classi diverse ma stessi professori e quindi stessi compiti. Perciò pensavo bene di fare tutto insieme e invece... è il male assoluto!!
      Quindi per la mia sanità mentale mi tocca far fare i compiti prima a una mentre l'altra è di sopra coi nonni e poi gli stessi compiti all'altra. Di sicuro dopo questa quarantena posso prendermi la laurea in pedagogia.

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  2. Ciao Sara, sono tornata dopo tanto tempo su blogger, e mi è dispiaciuto leggere le ultime novità nella tua vita. Dire che ci sono rimasta di merda è poco.
    Capisco la difficoltà nel gestire i bambini in questo periodo, quando poi ti chiudono la materna e ti ritrovi a dover lavorare a casa 'in remoto', occuparti della casa e fare anche da insegnante. Però, nonostante tutte le vicissitudini, abbiamo avuto il dono di un carattere forte e cazzuto, a fine giornata, stremate e stanche morte, ci dovremmo dare una pacca sulla schiena per essere sopravvissute egregiamente :D
    Scherzi a parte, ti mando un abbraccio fortissimo e la citatapocofa pacca sulla schiena per l'ottimo lavoro che stai facendo e che fai da sempre, sei in gamba ragazza

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    1. Magari la materna!!! Non ci sarebbero stati i compiti. Qua si fa la prima elementare ma giudicando il carico di compiti direi pure un terzo anno di giurisprudenza . Ho la fortuna sfacciata di avere i miei di sopra che si smazzano le bimbe quando io ho bisogno di uno stop. Grazie per la pacca! :D

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  3. Sara è un brutto periodo. Prova a metterle in stanze separate spostandoti da una all'altra così risolvi la faccenda per tutte e due nello stesso tempo. Ti abbraccio, non so cosa altro dirti. Resisti

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    1. Ho due appartamenti comunicanti.. ancora meglio! una con me di sotto in cucina (che è il mio studio) e l'altra di sopra coi nonni! Meglio di così! Un baciotto Nia.

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