#iorestoacasa giorno 12
Se tutti avessero fatto come noi, probabilmente si sarebbero visti i contagi diminuire e invece no, tutti a rompere i coglioni con la corsetta e con la passeggiata, come se fossero improvvisamente diventati fitness tutto d'un colpo.
Finalmente anche a Pesaro hanno dato un giro di vite al nostro fare così strafottente di aggirare le regole, eppure c'è comunque chi continua ad andare a fare la spesa tutti i giorni o addirittura più volte al giorno usandolo come pretesto per uscire, non capendo che è lì la maggior probabilità di contagio.
Se poi glielo fai notare, magari spiegando che il decreto dice sì alla spesa ma purché settimanale, incominciano a dirti che "io il pane lo voglio fresco" che "non possono dirmi niente se vado a comprarmi le uova per fare il dolce" ecc.. probabilmente non è ancora chiaro che non è che le misure non sono restrittive per un capriccio di chissà chi, ma lo sono perché si muore e si muore tanto.
Ci viene richiesto uno sforzo comunitario perché se tu puoi stare a casa e magari il dolce lo mangi in tempi migliori, può essere che salvi qualcuno.
Il cervello di alcuni è tarato solo su se stesso ed è davvero triste intuire questo, poi quando per sfiga succede loro qualcosa, improvvisamente aprono gli occhi.
Noi continuiamo con la nostra prigionia, al sesto piano.
Si mangia, si dorme e nel mezzo compiti e divertimento sperando in tempi migliori che non arriveranno se la gente continua a pensare che tutti son pronti a fregarli.
STATE A CASA, CAZZO!
Finalmente anche a Pesaro hanno dato un giro di vite al nostro fare così strafottente di aggirare le regole, eppure c'è comunque chi continua ad andare a fare la spesa tutti i giorni o addirittura più volte al giorno usandolo come pretesto per uscire, non capendo che è lì la maggior probabilità di contagio.
Se poi glielo fai notare, magari spiegando che il decreto dice sì alla spesa ma purché settimanale, incominciano a dirti che "io il pane lo voglio fresco" che "non possono dirmi niente se vado a comprarmi le uova per fare il dolce" ecc.. probabilmente non è ancora chiaro che non è che le misure non sono restrittive per un capriccio di chissà chi, ma lo sono perché si muore e si muore tanto.
Ci viene richiesto uno sforzo comunitario perché se tu puoi stare a casa e magari il dolce lo mangi in tempi migliori, può essere che salvi qualcuno.
Il cervello di alcuni è tarato solo su se stesso ed è davvero triste intuire questo, poi quando per sfiga succede loro qualcosa, improvvisamente aprono gli occhi.
Noi continuiamo con la nostra prigionia, al sesto piano.
Si mangia, si dorme e nel mezzo compiti e divertimento sperando in tempi migliori che non arriveranno se la gente continua a pensare che tutti son pronti a fregarli.
STATE A CASA, CAZZO!
Si sta un po' perdendo il controllo. Spero stiate bene. In bocca al lupo
RispondiEliminaNoi stiamo bene, almeno fisicamente. Psicologicamente si comincia ad avvertire qualche cedimento..
EliminaLa fortuna è il lavoro che distrae e che rivisto in smart working mi garba assai. Solo che adesso è stata aperta la cassa e con essa il baratro verso la pazzia totalitaria in casa. Spero che da voi ancora la situazione sia contenuta.
Amen
RispondiEliminaCiao Nico! Un abbracio
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