Giornata contro il bullismo

La giornata contro il bullismo era il 7 febbraio, lo so, sono rimasta un po' indietro ma diciamo che riemergo solo ora da una situazione a dir poco spiacevole.
In data 8 febbraio, infatti, una mamma mi ha contattato su Whatsapp per chiedermi come stava mia figlia dicendomi anche che ha "saputo" dello scontro avuto con la sua amica il giorno prima (proprio il giorno contro il bullismo).


Chiaramente cado dalle nuvole non solo perché mia figlia non mi ha detto nulla, ma anche perché proprio quel giorno ricordo di averle chiesto come era andata a scuola e dopo il solito "bene" di circostanza, ha incominciato a raccontarmi aneddoti e situazioni varie di nessun rilievo.
Chiedo spiegazione a questa mamma che incomincia al raccontarmi che una bambina, il cui temperamento è già conosciuto ampiamente dai maestri, ha iniziato a disturbare la lezione della nuova maestra di ruolo.
Alla richiesta dei compagni di sedersi, star zitta, non disturbare, ha incominciato a rispondere con pizzicotti, sberle e pugni e alla richiesta della maestra di smettere subito, si è azzardata addirittura a prendere a male parole la maestra dicendo che già lei la mattina si sveglia nervosa e vuole essere lasciata in pace, invece poi arriva a scuola e tutti le danno contro.

*** parole edulcorate, perché questa bambina sembra abbia usato solo parolacce nella frase riportata sopra però, non essendo presente, e riconoscendo che spesso si ama amplificare le cose di bocca in bocca, mi limito a riportare la descrizione edulcorata dei fatti ***

In tutto questo è intervenuta anche mia figlia che è proprio come me, non ce la fa proprio a starsene zitta in disparte, e le ha detto di sedersi perché disturbava. L'altra le è piombata addosso, le ha girato il braccio fino a farla piangere dicendole che doveva solo stare zitta perché è una nanetta del cazzo (ops) e che tutti le volevano bene soltanto perché le era morto il papà.
Non è la prima volta che la medesima tira fuori queste parole, ma è pur sempre una bambina di 8 anni e purtroppo, mi duole ammettere, che sicuramente sono parole che ha sentito a casa, probabilmente proprio come giustificazione alla domanda "mamma come mai nessuno vuole essere mia amica ma di Ilaria si?"
La bambina in questione è parecchio adultizzata, è molto maliziosa e ambiziosa e ciò che mi dispiace è che abbiamo provato in tutte le salse a frequentarla, ci siamo frequentati anche come famiglie, ci trovavamo bene ma poi le mie figlie mi hanno detto di non volerla più vedere e, da ormai un anno, non ci vediamo più e non ci sentiamo nemmeno più.

Piccolo preambolo per dire che quel giorno a scuola ha avuto parole poche carine per tutti per poi ricadere sempre sulla stessa storia e cioè che tutti ce l'hanno con lei, che nessuno vuole esserle amica e aggiungendo dettagli e situazioni non veritiere per screditare i bambini che hanno avuto modo di darle contro. In particolare ha il dente avvelenato con Ilaria perché tutte le amiche che erano della bimba, sono diventate amiche nostre allontanandosi da lei perché purtroppo questa bambina aveva anche la brutta abitudine di dire chi frequentare, chi no, e pretendere regali. 

Infine, in classe, sono dovuti intervenire tre maestri per placare le ira e le urla di questa bambina.
La cosa ha lasciato parecchi strascichi, ho sentito alcune mamme dove addirittura alcuni bambini si sono spaventati. Un bambino in particolare l'ha tirato fuori di fronte alla psicologa.

Le mie considerazioni:
1. ci sono rimasta veramente male che mia figlia non abbia avuto il coraggio di confidarsi con me ma, fortunatamente, ho scoperto che molti bambini sono stati spaventati e non hanno raccontato nulla a casa proprio come Ilaria
2. i genitori di questa bambina hanno ricevuto più volte queste segnalazioni ma le hanno sempre ignorate perché sono "cose da risolversi tra bambini" e perché "tutti ce l'hanno con mia figlia" senza porsi il dubbio di mettersi in discussione
3. il fatto che siano dovuti intervenire tre maestri mi fa specie, prima di tutto perché se fossi stata la maestra in classe, avrei provato a richiamarla due volte, alla seconda la faccio uscire con la bidella, non aspetto che siano i compagni a richiedere silenzio e a fomentare il nervoso in lei.

Commenti

  1. Ciao Sara, mamma mia che situazione, mi dispiace! La bambina probabilmente è la prima ad aver bisogno di aiuto, ma se i genitori non ci sentono e anzi sono probabilmente parte del problema, è difficile. Spero che gli insegnanti riusciranno a fare qualcosa, perché mi pare di capire che sui genitori non si può contare. La scuola mette a disposizione un servizio psicologico per i bimbi? Magari per la bambina potrebbe essere utile parlare con qualcuno. Mi dispiace che a farne le spese stavolta sia stata Ilaria. Però ti confesso anche che la stimo per non essere stata zitta! È stata coraggiosa! Un abbraccio (anche se non ci conosciamo)!

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    1. Ciao Francesca, ho scritto al coordinatore della nostra classe (non ho il suo numero purtroppo) ed ho proprio richiesto il servizio psicologico. I maestri sono piuttosto attenti a queste dinamiche ma anche loro faticano a far rispettare le buone maniere se l'educazione non viene insegnata a casa. Lo so che non si fa ma la prossima volta le ho suggerito di dire a questa bimba che "è meglio essere una nanetta del cazzo piuttosto che na stronza!"

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