Un San Valentino durato 4 giorni

Siamo partiti a "festeggiare" da venerdì, la zia ha voluto le bimbe dal pomeriggio per poi farle cenare con loro, quindi noi ne abbiamo approfittato per farci il nostro allenamento in piscina e mangiarci una pizzetta velocissima al Drive eat.

Sabato mattina ho fatto la solita corsetta con la Simo, giro conoscitivo per Blue con le dog sitter, bimbe ai nonni e il pomeriggio è trascorso con Sara fino all'ora di cena e poi ci siamo dedicati una cenetta veloce nel borgo di Gradara a base di tigelle, tagliatelle e dolcetto a forma di cuore. Per essere considerata una "stuzzicheria" abbiamo speso pure abbastanza.

Poi l'illuminazione: ci eravamo detti di non farci nulla di regalo però mi è balzato alla testa una cosuccia da fare con materiali di "riciclo". 

Riciclo virgolettato perché in realtà la maggior parte delle cose erano nuove ma inutilizzate da Natale, sempre per il discorso che tutti gli anni i regali son troppi.

Domenica dovevo far colazione con un'amica che, aihmè, mi ha dato buca qualche minuti prima dell'appuntamento per andare a vedere una macchina usata col suo compagno presso un concessionario.

Ci sono rimasta molto male devo ammetterlo, perché per me un impegno preso è qualcosa di sacrosanto, non è giusto dire "capirai per una colazione"!

Per me non era solo una colazione, ci eravamo accordate venerdì e quando poi sono usciti altri impegni a cui mi sarebbe piaciuto partecipare (es. la pedalata fino Urbino con la Dinamo) ho detto che non ci sarei stata, inoltre per andare a correre sabato e far colazione domenica avevo spostato le pulizie al venerdì.

Cazzate? bo forse per qualcuno sì, ma per chi come me ha poco tempo per poter far tutto non lo è.

Ma poi? Non poteva andare un'ora più tardi al concessionario? Questo mi dà l'idea di quanto possa contare un'amica, senza entrare poi nel merito del rapporto che ha con sto ragazzo.

Poco male, ho utilizzato la mattinata per mettere in opera il "regalo" che avevo in testa.

Ho dovuto solo comprare un pennello un po' più grosso per dipingere lo sfondo di grigio, per il resto avevo già tutto in casa: tele e tempere del Natale passato, tappi di sughero collezionati in 6 anni da Marco e stencil creato con stampante e tanta pazienza.

Non è stato semplicissimo e ho dovuto farlo in due giornate potendoci lavorare due ore alla volta.

Domenica sera abbiamo azzardato una passeggiata nel borgo di Gradara con tanto di aperitivo e cena veloce alla Taverna Paradiso.

Lunedì ho terminato il lavoro e mi sono messa di buona lena a cucinare.

Per antipasto ho preso del pane per toast, l'ho passato nel burro poi in quello sopra ho fatto una finestra a cuore con un coppa pasta e all'interno ci ho cotto un uovo all'occhio di bue.

Come primo ho azzardato un risotto alle fragole irrorato di prosecco e pecorino, avevo paura pure ad assaggiarlo visto che questi sapori così particolari non mi prendono troppo e invece mi sono dovuta ricredere: è venuto molto buono!

Niente secondo ma in realtà c'era pure il dolce che, però, avendolo fatto la mattina presto, non ha fatto in tempo a tirare per pranzo: panna cotta rosa appena aromatizzata alla fragola. L'abbiamo poi scofanata a merenda. Di solito con questa non sbaglio mai invece è venuta stranamente molle, le dosi sono stra certificate da anni di esperienza, forse sarà stata la fialetta liquida di colore insieme alle due gocce di aroma fragola anche se mi pare strano.

Abbiamo concluso questo San Valentino spaccandoci di nuoto e cenando a casa dei miei con la pizza del babbo!