Un tumore lungo un anno

Tre giorni fa è stata la ricorrenza dell'inizio dell'incubo più brutto in cui è sprofondata la mia famiglia.
Ero al matrimonio di due amici in una location di lusso, ricordo che aspettavo i miei con le bimbe per consegnargliele e finire in baldoria la serata.
Mia mamma scende, io ero già scocciata di mio, non ricordo per cosa ma ho pure tirato due parole di traverso e mia mamma, senza scomporsi, mi dice che ha una strana pallina sopra un seno.
Non ci dò peso.
Finisco la serata.
La settimana successiva parte tutto l'iter: ecografia, biopsia, rimozione, istologico.
Tumore bruttissimo, dei peggiori, linfonodi non intaccati ma da mantenere sotto controllo.
I miei festeggiano 50 anni di matrimonio e il giorno seguente mia mamma inizia la chemio con tutte le sue sfaccettature.
Io sono entrata in panico da subito, ho iniziato a trangugiare informazioni su informazioni, aspettative di vita, termini altisonanti, rimedi e stregonerie e, appena il mio livello di ansia superava la soglia, "vomitavo" tutte queste info anche a mio padre e mia madre.
Mia mamma ha riportato tutti con i piedi per terra, dicendoci che lei più di un passo per volta non voleva e non poteva fare.
E così ha affrontato stoicamente la chemio "rossa" quella considerata devastante, sempre con il suo piglio sul generis "eh, va bene dai, mi sento un po' fiacca, pensavo peggio!", poi è passata ad una chemio che, con eufemismo, possiamo considerare più leggera con infusioni settimanali! Anche in questo caso il piglio è rimasto lo stesso "ah con la storia della chemio faccio colazione al bar una volta a settimana, quando mi ricapita?"
Infine, la radio, 1 mese quasi no stop con cadenza giornaliera di bombardamenti al seno e il suo solito piglio "Tho in 70 anni non ho mai fatto un tatuaggio, questa è stata l'occasione!" (n.d.r. i punti marcatori).
Ora il percorso è terminato, non sappiamo se lo sarà per sempre, avrà dei controlli da fare regolarmente e non bisogna mai abbassare la guardia in quanto è altamente proliferativo.
A mia mamma sono rimasti parecchi strascichi: nausee, infezioni, piedi molto gonfi, spossatezza nel fare qualsiasi cosa, ma anche il suo piglio "sai che tre giorni fa era il compleanno della nascita del mio tumore?"

Fortuna te, mamma, io avevo già mollato quando mi hai detto che sentivi che quello che avevi era un tumore, tu invece hai affrontato la morte un passo alla volta!
Ora niente.. io sono nuovamente in ansia perché i controlli mi sembrano distantissimi tra loro, ma evito di dire qualsiasi cosa, ci provo almeno..
In compenso ti sto dando pensieri a non finire e questo mi dispiace, ma se non parlo con te, non saprei a chi rivolgermi!

Commenti

  1. C'è poco da fare: la mamma è sempre la mamma.
    Loro (le mamme) sanno essere fantastiche anche quando dovrebbero buttarsi giù!

    Un abbraccio a te e uno a lei!

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    1. Grazie Gilda! Un abbraccione grosso grosso visto quello che stai attraversando...

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  2. Che belle queste mamme col piglio! Fai bene a sfogarti e parlare con lei credo che le faccia piacere è la tua mamma❤❤❤e c'è!

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  3. Posso augurarvi solo un po' di serenità.a lei, ma soprattutto, lo sai, a te

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  4. Un abbraccio a te e alla mamma.
    Sono certa che andrà tutto bene. 😘

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  5. Un abbraccio fortissimo alla grande mamma!!!!

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  6. Si è dimostrata forte (forse anche per non impensierirti ;-)).

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  7. Stesso film vissuto nel 2002, mia madre aveva solo 48 anni, adesso è guarita. Non mollare mai!!!

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  8. Grazie a tutti, per il momento abbiamo tirato un sospiro di sollievo.. Vedremo al prossimo controllo!

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