Fortunata, dicevano..

C'è la neve, io sono dell'idea che la neve è bella soltanto in montagna dove ha senso di esistere, poi per carità i bimbi sono felici, tutti siamo più rilassati, tranne me.
I salti mortali che devo fare per incastrare tutto quanto, lo sa solo Dio e Marco.
È in questi momenti di sconforto che mi viene il nervoso nel ripensare al fatto che io sarei la più fortunata.
Lunedì ho portato le bambine all'asilo ma non c'era nessuno ad aprire, ho aspettato fino le 8 poi è venuto Marco in mio soccorso e abbiamo deciso di portarle dai miei in fretta e furia perché le scuole dovevano essere aperte ma, sfiga vuole, fino alle 9.30 non si sapeva se il servizio sarebbe stato garantito visto che non erano presenti le bidelle né le cuoche.
Chiaramente, visto che lavoro un po' lontano rispetto alle ragazze "meno fortunate di me", non sono potuta rimanere a guardare l'evolversi della situazione ed ho dovuto decidere in fretta cosa fare e cioè l'unica cosa possibile: portarle dai miei! La decisione è scaturita dal fatto che se la scuola non fosse garantita, i miei suoceri avrebbero avuto già gli altri nipoti.
Sono arrivata al lavoro alle 8.58, questo ha significato che ho dovuto recuperare mezz'ora uscendo alle 18.30.
Tutto questo grazie a Marco che si è prodigato di portarle lui dai mie!
La mattina dopo sembrava che la scuola fosse aperta mezza giornata e, invece, scherzone! Chiusa!
Non solo.. Strade innevate.
Non potendo usare la macchina che ha solo le 4 stagioni e non essendo catenabile, Marco si è offerto di accompagnare prima me al lavoro e poi le bimbe dai miei, risultato?
Io sono arrivata con un quarto d'ora di ritardo, mentre Marco non so, alla fine di questi giri a che ora sia riuscito a tornare a lavorare.
Quella è la mia fortuna: Marco!
Lavorare a Pesaro, lavorare 10 ore, i disservizi scolastici, i nonni lontani, direi che non si può definire propriamente fortuna, poi per carità c'è chi sta peggio, ma di sicuro non nelle mie vicinanze.
Oggi sono rimasta a casa, la neve, gli incompetenti, i fannulloni hanno vinto, mi sono dovuta arrendere, troppe  variabili da prendere in considerazione, mi si fondeva il cervello.
Domani no, domani andrò a lavorare e questi sono gli incastri di una mamma "fortunata", verso le 6.50 sentirò col collega di queste parti se pensa di andare al lavoro, se deciderà di andare, chiamerò la baby sitter che starà con le bambine ed io sarò dipendente in tutto e per tutto del mio collega.
Se il mio collega deciderà di non andare al lavoro, allora Marco ci riaccompegnerà nuovamente tutti a Pesaro, prima me al lavoro e poi le bimbe dai miei.
Tutto questo perché non sappiamo gestire un po' di neve! Fortuna che la fa una volta ogni cinque anni!
Ad ogni modo una soluzione si trova sempre, questo è certo, il problema è che ogni tanto mi piacerebbe fosse tutto più semplice, proprio come chi mi vede da fuori..

Ah oggi conto di correre e prossimamente metterò il riepilogo del mese, sono sempre meno motivata, sono sempre più incazzata e delusa.

Commenti

  1. Mi spiace Sara, anche a me succede che mi risuonino anche per due-tre giorni frasi sciocche di gente che la fa tutta facile per gli altri e si vittimizza pure!! In effetti è una cosa fastidiosa specie quando non le si risponde!
    Bravo Marco comunque!!

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  2. Questa cosa della neve mi lascia proprio perplessa. Per il resto non ti definirei fortunata perché un padre si occupa delle figlie. Cerca di star tranquilla, in fondo siamo noi che decidiamo come vedere le cose, e un giorno di lavoro perso non ha mai ucciso nessuno

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  3. Non è per il giorno di lavoro perso Nia, figurati! Ho ancora qualche mese di maternità da prendere, sono gli incastri da fare che, guarda caso, non sono mai semplici, devo sempre fare il giro delle sette chiese sapendo di essere meno prioritaria da una parte e una gran scocciatura dall'altra. Però Nia anche fermare il mondo per due peli di neve, non si può vedere!
    Francesco: per me una volta ogni cinque anni è già un morire.
    Vane: ne parlavamo proprio l'altra volta con i commenti sulla tua mamma...

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  4. Sono d'accordo, a me sembrano ridicoli. Ma se dico qualcosa io mi sento rispondere che non si è abituati e una spolverata di neve fa paura.. mah.

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  5. Che non siamo abituati è vero, per carità.. però cazzo si perderanno due ore per montare le catene, amen! Però chiudere asili, scuole, addirittura ci sono aziende chiuse.. che cavolo non si può vedere! Poi non parliamo dei gruppi su fb che non fanno altro che chiedere se le strade son pulite, se son passati gli spazzaneve, metti il naso fuori non è mica la fine del mondo, è neve!!!

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  6. Abbatterei tanti di quelli che "eh ma tu sei fortunata". Poca miseria non è fortuna! È organizzazione, buon senso, lavoro, previdenza e capacità di arrangiarsi con gli imprevisti (vedi ala voce previdenza).
    Hai ragione ad essere indispettita!

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  7. Chiaramente non penso sia stato detto con cattiveria, anzi per carità..
    E' che quando le cose non si vivono in prima persona ma le si vedono da fuori e sembrano filare tutte una dietro l'altra, si pensa subito alla fortuna, non al fatto che stiamo cercando di fare andare le cose nel miglior modo possibile (come dici tu Alahambra) per non andare a rotoli.

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