La neve, il ghiaccio e gli invorniti (spoiler: c'è della polemica)

Potrebbe essere una nuova serie tv.
Dopo la figura di merda dell'anno scorso, Gradara ha deciso di tenere le scuole aperte anche a costo di morire seppelliti dalla neve, neve che però ha latitato.
A Gradara le strade erano pulite, non c'era sentore di nulla, svalicando a Tavullia, invece, le strade erano piuttosto scivolose coperte da ghiaccio e neve.
E cosa succede quando c'è un po' di fondo pericoloso? Gli invorniti escono fuori come funghi sotto la pioggia, i 5 all'ora anche dove non ce n'era bisogno, ho subìto un ritardo di mezzora pur superando coloro che, capisco la prudenza, "ma se non sai guidare stai a casa, cazzo"!!
Ma quello che più mi ha fatto specie è la comunicazione del sindaco: scuole aperte! Perfetto, non poteva essere differente visto che la neve non s'è vista, peccato che le bidelle abbiano deciso di non venire a scuola e quindi la scuola non avrebbe aperto lo stesso.
Poi è partito un tam tam di telefonate e alle 9.30 la situazione si è appianata, bidelle arrivate, mensa garantita e vissero tutti felici e contenti!
Un corno!
Sono una mamma lavoratrice cazzo, non sono l'unica, ma per essere al lavoro alle 8.30 ho dovuto prendere una decisione ed ho lasciato le bimbe dai miei, non posso permettermi di arrivare al lavoro alle 10.30 perché qualcun altro ha pensato bene di arrivare con calma, certo, cogliona io che pensando ci fossero disagi ho cercato di muovermi prima possibile.
Già partivo piuttosto delusa e rammaricata perché mi sono sentita dire (e non ho voluto rispondere) che, dai e dai, sono stata la più fortunata, che ho avuto due gemelle in un botto e che, anche se ho tribolato all'inizio, adesso ho la strada spianata, che sta peggio chi ha avuto due figli uno dopo l'altro.
La differenza sostanziale sta nel fatto che chi ha avuto due figli uno dopo l'altro è perché ha scelto di averli nonostante fossero consapevoli che facile non lo sarebbe stato.
Se poi aggiungiamo anche che solo con l'asilo, le altre o bene o male riescono a coprire il loro orario lavorativo (che è meno della metà del mio perché tra il viaggio e la pausa pranzo io sto fuori di casa poco più di 10 ore al giorno), io ho anche l'incombenza di gestire una baby sitter e lo sport delle bambine, per non parlare della gestione della casa e di cosa cucinare la sera che se non ci si pensa il giorno prima, si arriva che non c'è nulla e tocca arrangiarsi con la pasta in bianco.
La mia unica fortuna, se così la possiamo chiamare, perché pronunciare quella parola mi pare abbastanza ridicola è che Marco si prodiga a più non posso, sposta le sue pause pranzo, fa preventivi a casa, quando sta male grosso si sforza, altrimenti non oso pensare agli incastri.
Non so.. alle volte penso che certe cose vadano pensate e basta.

Questo weekend, tornando a discorsi più gioviali, è stato impegnato come i precedenti.
Il sabato sono venuti i nonni materni, il pomeriggio giretto a Cattolica tutta la famiglia e la sera cena a casa di amici per festeggiare un compleanno in compagnia.
Domenica mattina piscina, a pranzo dai suoceri e poi abbiamo lasciato le bimbe lì per farci un giro praticamente inutile, che se sapevo che la mia amica era già in buona compagnia, me ne stavo bellamente a casa e facevo le faccende che, a furia di rimandare, sono ancora lì. Il giro è consistito in 1 ora e mezzo per arrivare in Carpegna, una cioccolata calda e ritorno.
Al ritorno siamo andati dai suoceri, abbiamo preso le bimbe, siamo andati a fare aperitivo con altri amici e poi, viste le promesse di dormire dai nonni, le abbiamo riportate là, ma qui si è consumata la tragedia: Ilaria voleva che dormissi lì, ma lei non voleva venire a casa.
Alla fine è rimasta là, ma prima di dormire mi ha voluto chiamare ed io ero già sul tapis roulant, ci siamo parlate ma poi il papà ha voluto riprendersi subito il telefono.
Sarei dovuta andare là e farla addormentare, ne sono consapevole e per questo mi sento un po' una merda, ma non è possibile che ogni volta devo mettermi in secondo o terzo piano.
Per fare un esempio, domenica mattina volevo solo fermarmi al bar per prendere un cappuccino, no era tardi per la piscina e quindi niente. Il pomeriggio me ne sarei stata a casa, avrei corso, avrei piegato i panni, avrei sistemato la camera, invece no siccome sembrava che l'altra ragazza fosse sola, mi sono fatta coinvolgere nel giro inutile in Carpegna.
Che poi per carità sono contenta che mio moroso voglia coinvolgermi in tutto, ma si può anche evitare, ne abbiamo tante da fare, potevo non andarci? probabilmente si, ma avrei dovuto sopportare i musi lunghi e le pugnette che solitamente mi becco quando non ho voglia di fare qualcosa e lui prende e va da solo con le bimbe. Cosa che, durante il fine settimana, fanno un po' tutti i babbi...

Commenti

  1. ah ma abiti a Gradara? che posto figo !

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  2. Nia: :D
    Francesco: sì, anche se ehm.. diciamo che probabilmente tornerei volentieri a Pesaro

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