Ansia mammina pancina

Ieri per la prima volta mi sono sentita addosso l'ansia da mammina pancina.
Andiamo per gradi.
Ieri Sofi e Ila avevano l'uscita in libreria con l'asilo. Siccome entrambe hanno un po' di raffreddore, l'unica cosa di cui avrei dovuto preoccuparmi era quella di mettere a loro disposizione giubbotto e cappello per coprirsi.
Arrivati all'asilo, sempre con la solita fretta che mi contraddistingue, ho spogliato le bimbe mettendo nei rispettivi armadietti felpa sotto, giubbotto sopra e berretto di fianco.
Era una giornata particolare e Marco sarebbe andato a prenderle prima di pranzo.
Mi arriva una chiamata da Marco che, aggredendomi a parole, mi dice che Sofia è andata in giro per Cattolica (piovigginava pure) senza felpa e senza giubbotto, soltanto con la maglietta leggera e la canotta e voleva sapere il perché.
Mi sono sentita mancare e sono andata a verificare in macchina se, per caso, presa dalla mia solita fretta di merda, avessi preso su la roba senza pensarci.
Non c'era.
Chiedo a Marco di verificare meglio a scuola e mi urla che nell'armadietto non c'è niente e che sia la Sofia, sia la maestra dicono che io ho portato via tutto.
Mi prende il nervoso, mi calmo perché la chat delle mamme è un'arma a doppio taglio. Chiedo comunque se nessuno ha visto la roba della Sofi.
Mi sfogo con mia cognata.
A metà pomeriggio mi scrivono che tutte le cose erano nell'armadietto di Sara: probabilmente o io o Sofia avevamo sbagliato a riporre la roba!
A bocce ferme mi sale la rabbia.
C'è un'uscita che prevede una camminata a piedi fuori, al freddo, con la pioggerellina, la bimba non ha felpa né giubbotto né nulla per coprirsi, scopro poi che erano molto in ritardo per l'uscita e che hanno fatto tutto di fretta e furia ma, se fossi stata io la maestra:

  • avrei preso un vestiario di quelli che vengono ritrovati a fine turno dalle bidelle per i quali spesso non si ritrovano più i proprietari (hanno uno scatolone di felpe e magliette "disperse");
  • avrei preso una pashmina, una sciarpa, avrei chiesto qualcosa a qualche bidella per poter coprire almeno le spalle della bimba;
  • avrei verificato negli armadietti limitrofi;
  • avrei preso in braccio la bimba nel tragitto dal pulmino alla libreria;
  • avrei chiamato i genitori per capire come fosse possibile che la bimba non avesse nulla da coprirsi (ma guarda caso la sorella si!)
Invece niente, mi hanno riferito che è stata tutto il tempo con la maglietta.



Ho pianto e mi è salito un gran nervoso!
Al ritorno a casa ho chiesto a Sofia e lei porina mi ha detto che aveva sentito molto freddo ma che non lo aveva detto alla maestra.
Sofia è molto sensibile e alle volte si fa troppi problemi per senza niente. 
Alla fine ho fatto passare una giornata ma, da vera mamma pancina, ho faticato ad addormentarmi per i pensieri, l'ansia e lo sconforto di pensarla infreddolita e indifesa senza dir nulla con la paura di disturbare.
Questa mattina ho accompagnato le bimbe con la solita fretta, ho atteso un pochino ma le maestre arrivano sempre all'ultimo e, per me, all'ultimo è tardi, altrimenti non avrei richiesto l'entrata anticipata.
Così le ho scritto. Probabilmente non è il modo migliore per riportare le cose ma non avevo alternative e sono stata pacata (lo giuro!! Me l'ha confermato anche mia cognata!!): mi sono scusata per essere sempre di fretta, ho aggiunto che gli indumenti di Sofi erano nell'armadietto di Sara e chiedevo il favore che se fosse successo di nuovo, invece di far girare la Sofi in maglietta, di utilizzare gli indumenti a disposizione dell'asilo o di chiamarci senza farsi remore, le ho detto che la bimba ha sentito molto freddo ma che non ha riferito nulla per non disturbare, ho aggiunto che, in ogni caso, qualcosa si sarebbe potuto fare. 
Il tutto condito da faccine mortificate e sorridenti: messaggio letto alle 10, ancora (fine giornata) nessuna risposta.
Non voglio essere una mamma rompi coglioni e non penso di esserlo. In tre anni mi sono lamentata due volte: una questa e la precedente quando Ilaria tornava a casa con la cacca ormai secca nelle mutande e il culo rosso, segno che la cacca era lì da ore (se ne accorgeva la Maura quando scendeva dal pulmino, possibile che nessun altro sentiva l'odore?).
Credo che un "parliamone", un "mi dispiace", un "non sono tenuta a.." in risposta, me lo sarei meritato.

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